SALERNO – Carico, motivato e soprattutto ottimista. Sebbene i due pareggi consecutivi contro Spezia e Genoa non l’abbiano fatto dormire la notte, il presidente della Salernitana Danilo Iervolino crede ancora fermamente nella salvezza: “Siamo felici, soddisfatti e di buon umore. ha esordito il massimo dirigente nel corso della conferenza stampa di presentazione del nuovo allenatore Davide Nicola – Presentiamo un grande combattente. Non ci resta che il tempo di combattere e crederci, sa come mettere in campo i giocatori ed energizzarli per centrare questa leggendaria salvezza. Mi ha subito colpito. E’ nata una chimica particolare proprio perché ha una carica umana e sensibilità giusta per cercare di portare avanti questo miracolo. Ce la stiamo mettendo tutta. Il ds Sabatini è stato il direttore d’orchestra che ha immaginato che l’identikit giusto fosse Nicola. Io sono contentissimo e mi auguro di non fare più conferenze stampa da qui a giugno. Vorrà dire che abbiamo fatto la scelta giusta”. Il tempo, oltre la classifica, non gioca a favore della Salernitana ma non per questo Iervolino non è pronto a combattere: “Il tempo scorre veloce e io voglio tutto e subito. Sono un guerriero. Quando ho chiamato Sabatini e il mister ho detto vinciamo. Da loro pretendo di vincere. Siamo qui per questo e io sono per tirare fuori la grinta. Ho detto loro che non dobbiamo andare avanti ordinatamente ma velocemente mettendo tutto noi stessi. Questo è il dna di questa squadra, questo è il mio marchio di fabbrica. Quando fallisco mi prenderò responsabilità, io sono ancora ottimista, quel 7% è ancora ingiusto. Con le due partite da recuperare siamo ancora in corsa”. Iervolino ha poi spiegato come è nata la scelta della svolta tecnica: “Il progetto nasce come discontinuità, e c’era bisogno di creare un nuovo gruppo. Colantuono ha fatto bene, l’ho chiamato e ringraziato ma c’era bisogno di cambiare. Il cambiamento è una scintilla. A volte si fa meglio e si fa peggio ma bisogna dare un segnale di cambiamento, di cambiare direzione. Preferisco le recriminazioni ai rimpianti, ma sono convintissimo che Nicola sia la persona giusta e anche dopo questa conferenza stampa ne sono ancora più convinto. L’equilibrio, la determinazione che non manca, la strategia: il mister ha messo insieme una bella ricetta”. Il presidente ha poi confermato l’aumento della capienza già per la gara con il Milan mentre per quanto riguarda il centro sportivo il lavoro va avanti senza sosta: “A breve avremo ulteriori 2000 tagliandi per i settori di tribuna e distinti. Per l’impiantistica stiamo valutando tanti terreni. Non stiamo perdendo tempo, c’è tutta volontà di fare investimenti on solo al servizio della prima squadra e del settore giovanile ma anche per attrarre e favorire lo sviluppo degli sport minori. Credo che il calcio debba essere il capofila per favorire tutti gli sport per creare un circolo virtuoso”. Inevitabile non parlare della situazione che sta vivendo la Lega Calcio: “Mi auguro che già dalla prossima assemblea si risolva con un presidente che abbia a cuore industria del calcio e faccia sintesi tra interessi delle grandi e delle piccole. Convergo sulla figura di Carlo Bonomi, la migliore possibile al momento”. Infine, il presidente ha fatto un primo bilancio di questi due mesi granata: “Sono realmente felice, la Salernitana mi ha dato un pieno di entusiasmo. Ho ricevuto affetto incredibile, mi sto appassionando e non mi pesa il lavoro. C’è un po’ di amarezza per le ultime due, tre partite, ma non ho aperto polemiche per mantenere toni bassi. Anche a Genova potevamo spingere un po’ di più, con lo Spezia c’era un rigore per noi quelli loro ci potevano stare ma anche non stare. Erano occasioni importanti. La notte dopo le partite ho dormito male, sintomo di grande attaccamento, una nuova elettricità a cui dovrò abituarmi. I tifosi? Stiamo lavorando a tecnologie per esperienze immersive, seguire da casa col cellulare vedere parti degli allenamenti e vedere come vanno in palestra, avere interazione con i giocatori. All’Arechi? Sono sempre possibilista, vedremo se fare allenamenti a porte aperte”.
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