di Francesco Carriero
Una grande cittadella ospedaliera ed universitaria, con numerose specializzazioni, per consentire all’ateneo salernitano di compiere il definitivo salto di qualità. Questa è l’idea dell’onorevole Tino Iannuzzi del Partito Democratico e vice presidente della Commissione Ambiente, che ha presentato una interrogazione urgente al ministro dell’Università, maria Chiara Carrozza per sollecitare il riconiscemento di un numero significativo di scuole e di borse di studio di specializzazione alla Facoltà di Medicina, per il prossimo anno accademico. Per l’onorevole Iannuzzi solo perseguendo questa strada si può contribuire ad un ulteriore crescita del campus: «La Facoltà salernitana – scrive Iannuzzi – in pochi anni, si è già affermata nel panorama universitario nazionale, pur tra tanti ostacoli e difficoltà, come una realtà’ di qualità, con laureati e studenti di riconosciuto valore. La crescita ulteriore del polo universitario di medicina a Salerno passa necessariamente attraverso l’assegnazione di un numero adeguato di specializzazioni. Nell’anno accademico 2012-2013, sono state attribuite all’Ateneo salernitano solamente due borse di specializzazioni, in aggregazione con l’Università Federico II di Napoli, una in Medicina Interna ed una in Chirurgia Generale». Quanto concesso al campus salernitano rappresenta sicuramente una testata d’angolo per la costruzione di una eccelente facoltà, ma non è ancora sufficiente ha garantire l’adeguarta preparazione e formazione visto il grande bacino di utenza che l’Ateneo serve; «Si tratta sicuramente di un primo passo – continua l’onorevole – che ha consentito di inserire la Facoltà di Salerno nel quadro delle Specializzazioni nazionali, ma che è assolutamente insufficiente e penalizzante. Infatti l’Osservatorio Nazionale sulle Specializzazioni ed il Consiglio Universitario Nazionale, nell’aprile 2013, hanno già riconosciuto la piena idoneità della Facoltà salernitana, proprio in base alla positiva ed approfondita valutazione della qualità e degli standard della offerta formativa e delle strutture complessive, del numero di docenti e della relative attività’ scientifiche, per l’assegnazione di altre quattro specializzazioni: Malattie dell’apparato cardio-vascolare, Psichiatria, Ortopedia, Radio-Diagnostica. Nello stesso Osservatorio, inoltre, è in fase di avanzata e positiva istruttoria la fondata richiesta dell’Ateneo di Salerno per l’attribuzione di numerose altre scuole, in aggiunta alla sei già’ delibate favorevolmente ad aprile scorso dall’Osservatorio». Grazie alle nuove specializzazioni l’attuale campus potrebbe definitivamente trasformarsi, secondo Iannuzzi, in una grande cittadella ospedaliera ed universitaria, sul modello delle realtà settentrionali: «Le specializzazioni – prosegue Iannuzzi – tappa fondamentale per la Facoltà di Medicina, sono collegate alla realizzazione di una moderna e funzionale cittadella ospedaliera-universitaria di eccellenza, sul modello di affermate realtà del Centro e del Nord del Paese. Questo grande obiettivo impone l’incremento degli spazi e delle strutture, da un lato, e delle risorse finanziarie e professionali, dall’altro». Ma questa auspicata metamorfosi passa necessariamente attraverso un altro importante progetto: la messa a nuovo del complesso ospedaliero del Ruggi d’Aragona: «Essenziale, in questa prospettiva, – conclude Iannuzzi – è l’attuazione del master-plan con il progetto di riqualificazione, rifunzionalizzazione e ammodernamento del complesso ospedaliero del Ruggì d’Aragona, al fine di assicurare gli spazi dovuti sia alle attività ospedaliere sia a quelle universitarie. La attuale situazione di completa e, per tanti versi, drammatica saturazione delle strutture esistenti impone, tuttavia, di procedere da subito al recupero ed all’adeguamento di altri spazi necessari per scongiurare l’ulteriore ed inaccettabile penalizzazione delle attività’ ospedaliere, con gravissimi disagi per i tanti medici e per tutto il personale, nonchè per dare respiro alle attività universitarie. Decisiva, in questo campo così come per le specializzazioni, è la proficua collaborazione fra Azienda Universitaria Ospedaliera ed Università di Salerno; collaborazione destinata ad essere sicuramente portata avanti dal direttore Viggiani e dal rettore Tomasetti, guide autorevoli dell’Azienda e dell’Ateneo. In questo contesto occorre un impegno molto più forte e concreto del presidente della Regione Caldoro, finora assente nella vicenda delle Specializzazioni. Infine il Ministro dell’Università Carrozza è chiamata ad accompagnarne e sostenerne la crescita con l’ampliamento delle risorse economiche, professionali, organizzative e disposizione della Facoltà».