Iannaccone e Manzi in piazza per il giornalismo che verrà - Le Cronache Attualità
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Iannaccone e Manzi in piazza per il giornalismo che verrà

Iannaccone e Manzi in piazza per il giornalismo che verrà

Dopo un’intensa estate ricca di grandi ospiti nell’ambito della rassegna “ColtoCircuto”, organizzata dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con “DLiveMedia”, è tutto pronto per l’ultimo appuntamento stagionale che prevede l’arrivo di Domenico Iannacone, giornalista tra i più apprezzati nel panorama nazionale. La serata conclusiva si terrà stasera 11 agosto presso l’Area Portuale di San Marco di Castellabate alle ore 21.30, con ingresso gratuito. La serata sarà moderata da un altro giornalista di spessore come Andrea Manzi, che dialogherà con Iannacone in un confronto a cuore aperto sul valore dell’informazione, il racconto della realtà e le sfide del nostro tempo.

Noto volto della Rai, Iannacone è autore di grandi documentari di impatto sociale, inchieste giornalistiche e conduzioni di programmi tv come “I dieci comandamenti” e “Che ci faccio qui”.

“ColtoCircuito è stata una manifestazione di assoluto successo. Questo ultimo appuntamento rappresenta la chiusura ideale di una rassegna che ha saputo far dialogare la cultura con il territorio, valorizzando luoghi, idee e persone”, afferma il Sindaco di Castellabate, Marco Rizzo.

“Tale rassegna, anche quest’anno, si è confermata come una delle proposte culturali più apprezzate della nostra estate capace di unire riflessione, confronto e partecipazione in una formula semplice ma profondamente efficace: l’incontro diretto tra pubblico e protagonisti del giornalismo, del cinema, dello sport e dello spettacolo”, conclude l’Assessore alla Cultura, Luigi Maurano.

Alla luce della versatilità di Domenico Iannaccone e dell’intervistatore Andrea Manzi, l’incontro conclusivo della rassegna affronterà tutti i temi “caldi” del giornalismo contemporaneo: dal valore dell’inchiesta, che attraversa un periodo di grave crisi, ai turbamenti dell’informazione contemporanea sempre più carente dal punto di vista della cultura della verità. Sono stati questi punti critici che hanno portato Domenico Iannaccone a “contaminare” il linguaggio giornalistico con quello poetico e teatrale, in cerca di percorsi innovativi capaci di ridare dignità e spessore al racconto delle esperienze. Sono tracciati di impegno intellettuale che hanno visto anche Andrea Manzi proiettato sugli stessi fronti, appunto il teatro e la poesia. La conversazione si preannuncia, perciò, interessante e senza rete, in cerca degli antidoti capaci di illuminare la selva oscura dell’informazione nella quale ormai, in tempi di globalizzazione, rischiamo di perderci. Lo smartphone, strumento prediletto dei giovani, favorisce scambi rapidissimi di informazioni contingenti e superficiali, il racconto invece presuppone la creazione di comunità e deve nascere dall’ascolto. Domenico Iannaccone di questa ricerca ha fatto un motivo di vita e stasera a San Marco di Castellabate, adeguatamente stimolato, non mancherà di recuperare il fuoco spento della migliore informazione e la necessità di ricreare le condizioni di un vero giornalismo civico, centrato sulla difesa delle minoranze e sui diritti degli ultimi.

  1. S.