di Red.Cro.
Si è tenuta presso il Palazzo del Governo, la quinta riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica allargato alla partecipazione dei sindaci della provincia, iniziativa avviata il mese scorso dal Prefetto di Salerno con lo scopo di instaurare un confronto immediato e diretto con gli amministratori locali attraverso incontri periodici per macro-aree territoriali. Ad essere coinvolti, nell’appuntamento di oggi, sono stati i comuni dell’Alto Cilento e della Valle del Calore: presenti, dunque, i sindaci di Agropoli, Albanella, Aquara, Capaccio, Castel San Lorenzo, Castellabate, Cicerale, Felitto, Montecorice, Perdifumo, Roccadaspide, Rutino e Trentinara nonché i vertici provinciali delle Forze di Polizia e il Comandante della Compagnia Carabinieri di Agropoli, territorialmente competente. In apertura, il Prefetto ha sottolineato la valenza degli incontri svoltisi finora, che hanno rappresentato l’occasione per una riflessione comune su problematiche che non attengono esclusivamente all’ordine e alla sicurezza pubblica, ma investono il territorio in senso più generale, specialmente in una provincia di grande estensione ed eterogeneità come quella di Salerno. Successivamente, è stato dato spazio ai contributi dei sindaci, che hanno ampiamente illustrato le criticità del territorio di riferimento: i comuni della fascia costiera, in particolare Agropoli, Capaccio e Castellabate, risentono di fenomeni tipici dei territori a grande vocazione turistica soprattutto microcriminalità, furti nella abitazioni e ai danni dei turisti, abusivismo commerciale e contraffazione – quelli dell’entroterra, con dimensione demografica ridotta ma di notevole estensione territoriale, oltre ai furti, sono caratterizzati da problematiche connesse alla presenza di animali vaganti, al dissesto idrogeologico e idraulico, alla manutenzione delle strade e alla sicurezza della circolazione. Nel corso della riunione è stato unanimemente riconosciuto l’operato delle Forze di Polizia, in particolare dell’Arma dei Carabinieri, e, nel contempo, è emersa una “domanda di sicurezza” intesa come intensificazione nell’attività di controllo del territorio da parte delle Forze di Polizia statali, in considerazione delle notevoli carenze delle Polizie Municipali.