di Erika Noschese
Busitalia denunciata all’ispettorato territoriale del lavoro per gravi violazioni. E’ quanto rendono noto le segreterie provinciali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, guidate rispettivamente da Gerardo Arpino, Ezio Monetta e Francesco D’Amato del dipartimento regionale che chiedono all’Itl di verificare i comportamenti tenuti dalla società che gestisce il trasporto pubblico su gomma nei confronti di alcuni dipendenti aziendali. Nello specifico, gli accertamenti richiesti riguardano le modalità di cambio turno degli operatori di esercizio, le modifiche degli orari di impiego del personale in verifica, le modifiche al programma di esercizio senza preventiva comunicazione, le modalità di gestione del personale in allattamento, la messa in esercizio di turni di lavoro (circolari) senza prevedere soste (necessario al recupero psicofisico) l’utilizzo di servizi igienici e senza stalli di sosta dei mezzi. Ai dipendenti Busitalia è infatti consentito il cambio del turno assegnato, come prevede il Contratto Collettivo Aziendale Busitalia. A tal proposito, infatti, lo scorso 12 giugno è stato stabilito e istituito un contatore di prestazione dei singoli lavoratori per evitare squilibri di prestazioni, andando a prevedere strumenti tali da dare la possibilità all’aziendale di gestire il cambio turno degli operatori che non avessero saturata la prestazione contrattuale. Busitalia, dal canto suo, avrebbe stabilito di vietare i cambi turni tra colleghi e alla richiesta dei dipendenti di avere una motivazione ufficiale, l’azienda si è rifiutata. Discorso simile anche per i cambi relativi agli orari di impiego del personale in verifica, penalizzando non poco i dipendenti impegnati in tale mansione. Busitalia dovrà rispondere all’ispettorato del lavoro per chiarire le modifiche apportate al programma di esercizio senza alcuna comunicazione: i sindacati puntano il dito contro i turni di guida messi in esercizio in occasione delle Universiadi non comunicati alle organizzazioni sindacali. Tra le altre irregolarità denunciate da Arpino, Monetta e D’Amato l’irregolarità riscontrata nel riconoscimento dei turni adeguati al personale in allattamento per evitare disagi alla vita familiare. L’azienda, infine, permette ai dipendenti di circolare, senza soste, in assenza di capolinea, senza possibilità di utilizzo in sicurezza dei servizi igienici da parte del personale impiegato che, in modo indecente è costretto a espletare i propri bisogni. A tal proposito, le organizzazioni sindacali erano in attesa da parte della società, che ha avviato da mesi delle richieste presso le Amministrazioni, di risposte o soluzioni adeguate alla problematica che di fatto non arrivano e per rispetto del personale si chiede, a tutela della dignità della loro salute, la sospensione o la modifica dei turni che presentano tale problematica.