di Brigida Vicinanza
“I salernitani hanno risposto come tutti gli altri, ma sicuramente questa volta si sono sentiti più liberi di scegliere”. A commentare la vittoria del “no”, che più di tutte questa volta ha un sapore anche salernitano, è il consigliere del comune di Salerno Corrado Naddeo. Da sempre il consigliere comunale mantiene la sua linea di “impegno a servizio dei cittadini, senza nessuna bandiera o fazione” e anche questa volta si schiera con loro, con il popolo sovrano che domenica sera ha deciso e ha detto “no” alla riforma costituzionale Renzi-Boschi, nonostante la battaglia sia stata portata avanti proprio da Vincenzo De Luca, che sulla città di Salerno ha continuato per anni ad avere un ascendente elevato. “Non si è votata la capacità e l’impegno di questa amministrazione, non si è votato il singolo. Questa volta il voto era difficilmente controllabile e manovrabile e da Salerno abbiamo avuto questa risposta, di cui dobbiamo prendere atto – ha rimarcato il medico salernitano – per il referendum non c’è controllo, non c’è possibilità di verifica sezione per sezione e non funzionava come per le amministrative, dopo magari si potevano convincere i cittadini al voto per uno o per l’altro candidato”. Poi Naddeo ha continuato: “Io non sono mai portato a sottovalutare l’intelligenza dei nostri elettori e in questo caso sono state dette tante cose da tanti su questa riforma, ma alla fine i cittadini e soprattutto i salernitani hanno scelto. Non bisogna considerare i salernitani – continua – come una massa di persone ignoranti, che segue sempre una stessa idea. Questa volta non è stato così. E’ stato comunque positivo e soprattutto sorprendente vedere che c’è la voglia da parte anche dei nostri concittadini di partecipare alla vita politica, di essere ascoltati e considerati, quando hanno avuto la possibilità di decidere come questa volta lo hanno fatto”. Ma Naddeo non sempre è rimasto in linea con l’amministrazione, spesso “criticando” anche le scelte di quest’ultima, sempre in favore di un cambiamento e a vantaggio dei salernitani: “Il ruolo del consigliere comunale non è sfruttato al meglio, spesso ci ritroviamo a fare i conti con scelte e decisioni prese senza esserne informati. Questo i cittadini lo capiscono e notano anche un certo scollegamento tra le parti, probabilmente questa mancanza di “colla” è stata ripagata in questo modo. A Salerno comunque siamo rimasti nella media nazionale, i salernitani si sono comportati come tutti gli italiani, scegliendo in merito alla riforma e sentendosi veramente liberi di fare, consapevoli di ciò che volevano”. Corrado Naddeo infine ha concluso: “La politica ora, dopo il dato dell’affluenza, si deve fare carico di questa esigenza di partecipazione da parte dei cittadini sempre, perchè certo non è da sottovalutare questa grande partecipazione nella giornata del voto, io rimango sempre comunque aperto ad un meccanismo decisione “compartecipato” per il bene comune che è e deve essere quello dei cittadini salernitani, al di là delle fazioni, della maggioranza o dell’opposizione, se non sono d’accordo con qualcosa dirò sempre ciò che penso”.