Piero Calamandrei: “La libertà è come l’aria; ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”
25 Aprile 1945, una data, un simbolo. Ma quest’anno festeggiare in modo convenzionale il settantacinquesimo anniversario della ricorrenza della Liberazione, non sarà possibile. Le celebrazioni, gli inni e i discorsi in piazza non ci saranno. Oggi viviamo a distanza. Le nostre giornate sono scandite da una diversa routine. In questi giorni le parole libertà e resistenza hanno un nuovo sapore. Ma quale? Ecco le riflessioni di giovani studenti del L.S. “R. Caccioppoli” di Scafati:
Ora ci siamo ritrovati con le mani legate per dover salvaguardare la nostra salute. Il non poter vivere la quotidianità della mia adolescenza mi incupisce; pur di ritornare alla“normalità”farei di tutto. Quest’anno sentirò di più il significato della giornata del 25 Aprile. Non sarà una semplice ricorrenza né per me né per gli altri Italiani: sarà una vera e propria fonte di forza e speranza (Cristiana Bellavista). Quest’anno le celebrazioni, gli inni e i discorsi non ci saranno perché in questo momento l’Italia sta attraversando un periodo buio. Siamo tutti in quarantena sociale; in tanti si lamentano, ma in fondo, cosa ci stanno chiedendo? Non di certo di lottare come fecero i nostri nonni o bisnonni, semplicemente di resistere a casa per essere liberi domani. Uniti, ora come allora, ne usciremo vincitori! (Mariafrancesca Nappo). Quest’anno, siamo impossibilitati dal celebrare il 25 aprile come si deve: stiamo di nuovo combattendo per liberare l’Italia. Questa volta da un nemico che non si vede, ma che miete milioni di vittime. La parola d’ordine di questa guerra è “resistere”. Siamo tutti dei partigiani per uno scopo comune, lo stesso di 75 anni fa: la libertà di vivere” (Valentina Aiello). Il rispetto della distanza sociale è oggi la Resistenza al nuovo nemico, il covid19. Questa resistenza mi sta insegnando che le priorità della vita sono altre e ho imparato ad ascoltare me stessa e i miei bisogni. Molte libertà ci sono state tolte, ma la più importante continua ad appartenerci: la vita. (Sonia Aiello). Questa quarantena farà per sempre parte del nostro bagaglio dei ricordi e, quando tornerà a splendere il sole, daremo più valore e importanza alle parole Libertà e Resistenza, agli uomini e alle donne che per esse hanno dato la vita. (Mariapaola Russo). Oggi siamo costretti ad affrontare una nuova sfida, abbattere il covid19: dobbiamo restare chiusi in casa, non possiamo più esercitare le nostre libertà. Ora dobbiamo fare Resistenza e combattere così il 25 aprile 2021 sarà un giorno speciale! (Rosanna Coppola). Liberazione e Resistenza, due parole che non segnano soltanto una data importante della Nostra storia, ma anche il periodo che stiamo vivendo. Stiamo combattendo contro il covid-19 che sta trasformando le nostre vite, sta portando via persone a noi care e ci tiene lontani dai nostri affetti. Saremo i nuovi eroi dell’Italia di domani. (Annarita Giordano). Oggi è il 25 aprile e provo a immaginare la felicità provata da chi nel 1945 è tornato alla libertà dopo la Resistenza. Quando arriverà questo giorno anche per noi, quando ci sarà un vaccino per sconfiggere il covid19, potremo provare la stessa felicità nella consapevolezza che la libertà è il più grande dono dei Nostri partigiani, di ieri e di oggi. (Sara Savino). Nel 1945 per i partigiani italiani, l’unica cosa che contasse era sconfiggere il nemico e, per farlo, l’unico rimedio era rimanere uniti. Oggi a distanza di 75 anni ci troviamo nella stessa situazione. Siamo i nuovi partigiani, ciascuno nel proprio vissuto quotidiano. Non ci sono eroi, ma medici, infermieri, volontari che in nome degli stessi ideali combattono per la libertà di vivere (Anita Langella). Credo che non dimenticherò mai la sera in cui Conte ha dichiarato «Tutta l’Italia sarà zona protetta». La vita è cambiata, niente viaggi, niente contatti, niente di niente. Abbiamo vissuto fino a ieri con leggerezza, dando tutto per scontato e solo ora capiamo ciò che abbiamo perso: la libertà. Speriamo solo che quando tutto questo sarà finito, ce ne ricorderemo. (Serena Sammuri). Quest’anno il 25 aprile lo festeggeremo in modo diverso, nelle nostre case, con le nostre famiglie, ricordando, come ogni giorno dovremmo fare, quanto la libertà sia un bene prezioso, importante, fondamentale. Festeggeremo ricordando quanti sono morti nel passato e nel presente per garantirci un futuro dove la libertà non ci venga a mancare. Perché, come diceva Piero Calamandrei: “La libertà è come l’aria; ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare” (Claudia Iride). Resistenza e libertà sono termini che ieri come oggi significano molto per chi vive in questo Paese; in particolar modo in un momento come questo che costringere gran parte della popolazione all’auto reclusione. Il 3 Maggio 1945 la caduta di Berlino segnò la fine della guerra per la libertà di tutti i popoli sottomessi; speriamo solo che il 4 maggio 2020 possa segnare l’inizio della vittoria sul covid19. (Ferdinando Casillo). Oggi, a distanza di settantacinque anni, le parole chiave della giornata del 25 aprile, “Libertà” e “Resistenza”, acquisiscono una diversa declinazione.E’ insolito, quasi paradossale, pensare di celebrare la nostra libertà, conquistata con fatica, passo dopo passo, reclusi inevitabilmente in casa. Ma è in circostanze come queste che dobbiamo essere uniti, ottimisti e fiduciosi nel futuro sicuramente “ce la faremo” (Aurora Amaro). Con la quarantena ci sentiamo tutti col morale a pezzi. Possiamo comunicare col mondo esterno soltanto attraverso un piccolo schermo, una piccola fessura da cui possiamo vedere una millesima parte di quella che è la realtà. Siamo costretti ad indossare mascherine e guanti: tutto questo per la sicurezza. Dopo più di un mese dobbiamo ancora seguire questa assurda routine? La risposta è sì. Siamo la nuova Resistenza! (Marianella Malafronte) oramai, da due mesi la vita di tutti noi è cambiata. Il semplice andare a scuola, prendere un autobus, stare in mezzo alla gente, manca! Siamo stati privati del nostro bene più prezioso, la libertà. Ma la storia ci insegna che bisogna lottare, resistere, essere forti e restare uniti, nonostante la distanza. Prendere forza dalle avversità è il nuovo imperativo categorico della Resistenza (Andrea Clemente). Personalmente credo che questo periodo di lockdown ci abbia fatto capire il vero significato di “libertà”; Fino a ieri data per scontata, ora acquisisce un certo valore. Questo virus sì, ci ha portato via tantissime cose ma in fondo ce ne ha donate altrettante: abbiamo compreso i veri valori della famiglia, dell’amicizia, della solidarietà. Distanti ma uniti, riusciremo a uscire fuori da questa situazione. Resistiamo il più possibile ora per essere più liberi domani. (Martina Di Riso). Questa catastrofica pandemia ci ha colti di sorpresa, arrivando come una tempesta in una giornata calda e soleggiata. Il nostro impegno oggi, come quello dei partigiani italiani, è quello di resistere; per distruggere questo comune avversario c’è bisogno di unione e maturità, due importanti aspetti aiuteranno il nostro Paese ad uscire vincitore dalla guerra al covid19. (Emanuela Gabbiano). Il 25 aprile: il simbolo della vittoria di ogni protesta, di ogni pensiero prima soffocato. Ha segnato la rinascita dell’Italia libera nel dopoguerra e finora è stata una data che ha celebrato il ricordo dei partigiani che hanno lottato contro il nazifascismo. Spero possa un giorno segnare la vittoria dei partigiani della nuova era: medici, infermieri, ricercatori, volontari. Quando tutto questo sarà finito, li celebreremo. (Danilo Lo Iacono) E’ proprio oggi che la memoria non deve venire a mancare. Dobbiamo ricordare la liberazione del lontano 1945 come liberazione dalla cattiveria, dall’ingiustizia dell’uomo verso i suoi simili. Quest’oggi il popolo italiano si ritrova a fronteggiare un’ulteriore sfida: resiste rispettando le regole, stando uniti seppur fisicamente lontani. Anche questa volta la resistenza italiana combatterà per sconfiggere il nemico e così godremo della nostra tanto amata libertà. (Alessandro Vitiello). Libertà, una parola che di significati ne tocca molteplici, e che, al giorno d’oggi, pare essere il sole a cui noi tutti ci affidiamo, che bramiamo, eppure la notte ci riserva ancora ore di buio, silenzio e sguardi persi nel nulla. Ma presto sarà una scottante fiamma a donare splendore ai nostri occhi e cammineremo sotto il cielo più luminoso . Resistiamo, restiamo lucidi, con gli occhi puntati sul nostro scopo.Nella Luna si presenta il Sole. Attendiamo l’alba alla finestra, per vincere e liberare nuovamente la nostra Italia. (Roberta Rosanova)