di Red.Cro.
Cento anni sono trascorsi dalla conclusione del primo conflitto mondiale. Un centenario che porta in seno il peso di tanti concittadini che, tra il “mormorio” del Piave e le trincee stracolme di corpi vivi per miracolo o morti nel disperato tentativo di raggiungere il sogno dell’unità nazionale, poi raggiunto. Salerno ha celebrato questo centenario iniziando proprio da piazza Vittorio Veneto, come è consuetudine in città, con la deposizione delle corone d’alloro dinanzi al Monumento ai Caduti che ricorda, per l’appunto, coloro i quali persero la vita durante la Grande Guerra, inaugurato pochi anni dopo proprio da Vittorio Emanuele III e “modificato” già nel 1925, quando la statua della Vittoria Alata – originariamente posta sulla parte superiore del monumento – fu sacrificata e fusa per fabbricare munizioni. Un paradosso, pensando ai motivi per cui quel monumento fu creato e soprattutto alla causa di quel “sacrificio” di una parte del monumento. Le corone d’alloro sono state depositate, come da tradizione, da parte del Prefetto e delle Autorità militari e civili.
La cerimonia si è poi spostata a piazza Amendola – ex piazza del Littorio, poi ex piazza Italo Balbo, poi intitolata al deputato liberaldemocratico (eletto a Mercato San Severino ma con profondi legami politici e familiari a Salerno città) e martire antifascista Giovanni Amendola (vittima delle violenze squadriste dei fascisti nel 1926) – per l’alzabandiera solenne sulle note dell’inno di Mameli, intonato per l’occasione dalla Wind Orchestra del Liceo Alfano I, prima di spostarsi – per la prima volta nella storia – all’interno del teatro “Augusteo”, già prescelto come location alternativa in caso di maltempo e già “riparo” dei militari, dei civili e dell’orchestra nella fase di alzabandiera. Proprio sul palco del teatro, che ha visto la costante e proficua partecipazione sia della Consulta provinciale degli studenti di Salerno sia dell’orchestra durante le fasi di accoglienza e consegna delle onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, il Prefetto di Salerno Francesco Russo ha dato lettura del messaggio inviato per la circostanza dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, seguito dal Comandante provinciale dei Carabinieri che ha dato lettura del messaggio del Ministro della Difesa Elisabetta Trenta. «Parliamo di un momento importante per l’unità della nostra nazione -ha dichiarato il Prefetto Francesco Russo Oggi è la giornata delle Forze armate ma poi negli anni è diventata anche la festa dell’unità nazionale, proprio in onore di quei giovani, provenienti da tutta Italia, che hanno combattuto fieramente per la propria patria. Qualche storico ha detto che quello è stato il momento in cui c’è stata, anche sul campo, unità anche da parte di giovani che parlavano dialetti diversi e che provenivano da zone diverse. Quindi è importante ricordarlo, è importante che tutte le istituzioni siano insieme in tal senso, celebrando questa giornata solenne con la massima partecipazione». Per l’occasione sono stati trentuno i titoli di Cavaliere consegnati ad altrettanti cittadini provenienti da ogni parte della provincia di Salerno; due i titoli di ufficiale (al luogotenente Carica Speciale Giuseppe D’Amato di Salerno, già Cavaliere, e al tenente colonnello Salvatore Sorrentino di Sarno, attualmente dirigente del servizio sanitario del 45° battaglione “Vulture” di Nocera Inferiore, anch’egli già Cavaliere. Il titolo di Grande Ufficiale è stato conferito al già Cavaliere, Ufficiale e Commendatore della Repubblica Italiana Ugo Picarelli, giornalista e amministratore di Salerno. Due i titoli di Commendatore: Domenico Castori di Salerno, già Cavaliere e Ufficiale, viceispettore della Polizia di Stato in quiescenza, e Rodolfo Daniele di Salerno, magistrato ordinario in pensione. Medaglia di bronzo al valore civile, infine, per Pierluigi Caroccia, il bagnino di Capaccio Paestum che ha ottenuto la concessione del titolo il 24 maggio di quest’anno dal Presidente della Repubblica per aver tratto in salvo due persone trascinate dalla corrente a causa delle avverse condizioni meteomarine.