di Davide Gatto
Ha finalmente preso piede anche a Salerno l’arte del graffito o del Murales d’autore, dopo tanti tentativi, l’ultimo in ordine di apparizione si è materializzato nel quartiere di Pastena, “Parulana” di Antonio Cotecchia, in arte Kotè, finanziato da una linea di endorcement dedicati alla street art dall’Unione Europea, Kotè aveva realizzato nel quartiere di torrione un’altra opera, “Figlie del Tempo, Fuori dal Tempo”, dedicato al genere femminile ed inaugurata l’otto marzo del 2024. Oggi Salerno sembra vestirsi bene di questi graffiti, una iniziativa di street art che ha già coinvolto tutto il mondo, ma che stentava a svilupparsi nel capoluogo. “Green Revolution” invece è un’altra grande opera che è visibile nel quartiere Carmine, realizzato in vernice che è capace di purificare l’aria, è realizzata dagli artisti Amed e Mcnenya. Recentemente il centro storico ha visto un’altra realizzazione murale dello stesso Giuseppe de Martino, in Arte Amed, che ha in portfolio una rappresentazione di Masuccio Salernitano ed un’altra recentissima opera che rappresenta una antica moneta che passa di mano. Sembra proprio che l’operazione “muri d’autore” pensato dalla fondazione Alfonso Gatto nel 2014 abbia lentamente dato i suoi frutti. Già dieci anni prima la Fondazione pensò ad una installazione in tutta la città di murales dedicati principalmente alla storia di Salerno e alla figura del grande poeta Salernitano. Ci sono stati vari atti e varie realizzazioni, Partendo da GreenPino (Pino Roscigno) sulla scala dei mutilati, Jorit, il già citato Amed, Alice Pasquini, Carlos Atoche, Davide Ratzo, Mauro Trotta, Davide Brioschi, in arte Eremita e altri. Il sodalizio tra il Comune la Fondazione diretta da Filippo Trotta e lo Scabec Sembra ancora solida e probabilmente riserverà anche altre sorprese. Ma anche negli anni novanta ci furono atti e manifestazioni sui graffiti. La scala dei mutilati fu oggetto di una manifestazione sui graffiti d’autore negli anni’90 organizzata dai fratelli Piro, Edy (oggi noto podcaster) e Nico (scrittore e giornalista), oggi entrambe non più a Salerno, figli dell’Artista Carmine Piro. Probabilmente un atto ante litteram che poi venne cancellato dall’ordinaria manutenzione del Comune per fare poi spazio all’opera di GreenPino dedicata a Alfonso Gatto, segno che il destino dei muri di via Velia è incredibilmente segnato; speriamo che per il futuro non ci si dimentichi del valore artistico di queste realizzazioni.