di Andrea Orza
Il suggestivo spettacolo dei fratelli Ferraiolo è in scena a Villa Borghese a Roma nel padiglione del Christmas World, l’evento natalizio più grande d’Europa. Oltre trenta mila metri di scintillanti attrazioni ospitano il Teatro dei burattini dei fratelli Ferraiolo, la storica compagnia che le cui origini risalgono ai primi del Novecento quando Pasquale Ferrajolo riscosse i primi successi in Campania. Il perpetuarsi di una realtà così pittoresca e unica viene assicurato oggi da Mauro Apicella, instancabile burattinaio che da anni emoziona il suo pubblico di adulti e bambini.
Quali novità in diretta da Villa Borghese?
«È una grande gioia sapere che i burattini siano ancora tanto amati. Il pubblico è sempre più eterogeneo perché adulti, bambini e turisti subiscono il fascino dell’arte burattinaia. Qui a Villa Borghese ci hanno riservato uno spazio considerevole. In questi giorni c’è stata una grande e gli spettacoli hanno il tutto esaurito, tempo permettendo».
Come ricordi la tua infanzia?
«I burattini appartengono ai miei primi ricordi. In tenera età, insieme ai miei zii Adriano e Pasquale ho imparato tutti i segreti del teatro. Mia madre fino all’ultimo respiro non ha mai smesso di cucire e creare gli abiti per i burattini. Dico sempre, anche ai miei figli, che per fare questo mestiere ci vuole passione, senza questa è difficile trasmettere ironia e pathos al pubblico».
In cosa consiste il vostro mestiere?
«Quando lo scultore non è presente, sono io a riparare i burattini. È un lavoro che comprende tante abilità e bisogna darsi una mano a vicenda. Dietro lo spettacolo si nasconde una catena di montaggio che necessità anche di una certa manualità. Direi che l’artigianato è una caratterista essenziale nel nostro lavoro e questa cosa non è mai cambiata».
Cos’è cambiato negli ultimi anni?
«Sarebbe scontato dire che il pubblico è cambiato e forse non sarebbe neppure del tutto vero. Il Teatro dei fratelli Ferraiolo è pittoresco e travolgente. I burattini devono sembrare vivi, per questo giochiamo molto sulle movenze sinuose delle stoffe, lavoriamo sul timbro di voce. Negli ultimi tempi abbiamo contaminato la sceneggiatura, aggiungendo personaggi nuovi. Qui al Christmas World in Villa Borghese abbiamo portato in scena “Pulcinella nella Foresta Incantata”, inserendo anche dei protagonisti nuovi, tra cui elfi natalizi e Babbo Natale. Insomma, bisogna cambiare qualcosa perché tutto resti così com’è».
Siete una realtà itinerante. Come procede la programmazione dei fratelli Ferraiolo in Italia?
«Pur essendo un intrattenimento tanto amato non è sempre semplice trovare lo spazio meritato. Ci sono poche realtà simili alla nostra in Italia perché molte stanno scomparendo a causa di mille difficoltà. Spesso sono proprio i Comuni a chiuderci le porte. Per quanto riguarda l’agenda spettacoli possiamo dire di avere una programmazione molto varia».