di Erika Noschese
Sembra aver fatto definitivamente un passo indietro l’azienda Busitalia, dopo quanto accaduto in virtù delle decisioni aziendali che, di fatto, hanno compromesso il rapporto con i sindacati. Dopo l’incontro a Palazzo Santa Lucia, con il consigliere regionale Luca Cascone, presidente della commissione Trasporti, i vertici dell’azienda che gestisce il trasporto pubblico su gomma nel salernitano si era resa disponibile ad un nuovo confronto con i sindacati, per scongiurare il pericolo di uno sciopero selvaggio che avrebbe creato non pochi disagi, soprattutto per gli studenti. Nella giornata di ieri, infatti, è stata nuovamente puntata l’attenzione sulla questione relativa ai dipendenti inidonei, circa 5. I vertici Busitalia, in questi giorni, sono infatti impegnanti nella ricollocazione del personale che. Scongiurato, dunque, il rischio di un licenziamento collettivo dopo quanto denunciato dal sindacato della Fit Cisl che vedeva un autista di Cava de’ Tirreni a rischio licenziamento a causa dei problemi di salute. Trattative ancora in corso – in attesa di un secondo confronto in programma martedì prossimo – anche per quanto riguarda la questione dei turni bloccati che, proprio nei giorni scorsi hanno suscitato non poche polemiche. Busitalia, a dispetto di quanto inizialmente comunicato, sembrerebbe essere disposta a concedere ai suoi dipendenti la possibilità di cambiare turno lavorativo, per un massimo di tre volte a settimana, a partire da lunedì 16 settembre. Per avere risposte definitive bisognerà però attendere la giornata di martedì quando dovrebbe esserci l’ennesimo incontro. La scelta dell’azienda di bloccare i turni ai dipendenti ha creato non pochi problemi solo pochi giorni fa quando un autista non in possesso della patente E si è visto impossibilitato a guidare lo snodato. Vista l’ora di punta, il mezzo è stato affollato di persone già dopo poche fermate tanto da rendere necessario l’intervento della polizia per fronteggiare un’aggressione, sia fisica sia verbale, tra dipendenti. Probabilmente, già nella giornata di martedì l’azienda comunicherà – soprattutto ai dipendenti inidonei definitivi – la nuova sistemazione, visti i vari settori scoperti e le altrettante mansioni che potrebbero ricoprire. Pericolo scongiurato, almeno stando a quanto emerso fino ad ora, con l’azienda che ha deciso di riaprire il confronto con i sindacati che avevano anche provveduto a denunciare il tutto all’Ispettorato del lavoro.