di Brigida Vicinanza
Una lettera aperta, quasi come l’ennesimo appello che non si sa se verrà ascoltato o meno. I dipendenti della Provincia di Salerno ora sono sul piede di guerra. “Stanchi di subire” – come si legge in una nota, in cui si rivolgono direttamente al presidente dell’ente provinciale – ora chiedono il cambio di rotta a Giuseppe Canfora, da tempo non più “interessato” ai problemi dei lavoratori. “Presidente Canfora, così non va. A distanza di due anni dall’inizio del suo mandato nessun tema riguardante il personale è stato affrontato” – scrivono – ancora una volta lamentiamo la mancanza della riorganizzazione, e della contrattazione del salario accessorio”. La situazione dell’ente è infatti sempre più al collasso, vittima della riforma sì nazionale, ma a questo punto per quanto riguarda Salerno, anche di un presidente che è assente e non ha mai provato ad incontrare i dipendenti, come dichiarano, in due anni. “Rivendichiamo progressioni economiche, chiarezza su polizia provinciale, risposte sulle criticità della viabilità, sull’ennesimo sforamento del patto di stabilità pagato ancora esclusivamente dai lavoratori del comparto. E sono solo alcuni esempi. Inerzia, non curanza, arroganza, mancato rispetto degli impegni assunti al tavolo trattante, sono stati il filo conduttore della gestione del personale dell’Ente, vessato oltre che dalla legge di riordino, da una gestione scriteriata, caratterizzata tra l’altro dalla disparità di trattamento economico tra dirigenti, compresi direttore e segretario generale, e dipendenti tutti. Ai primi il salario è garantito senza nessuna penalizzazione. Per gli altri dipendenti, nonostante l’aumento dei carichi di lavoro e delle prestazioni da rendere, non è mai finito il calvario per il riconoscimento di quanto dovuto. Presidente, questo immobilismo non è più sopportabile. Occorre un cambio di rotta”. Da qui, la richiesta e l’appello a Canfora, di rimuovere il direttore generale: “Per questo le chiediamo la rimozione del direttore generale e la modifica della intera delegazione trattante di parte pubblica. Né il direttore, né i dirigenti incaricati hanno adempiuto ai suoi indirizzi, né ai propri doveri, stabiliti per legge e negli incarichi attribuiti, configurando ipotesi di danno erariale a carico dell’Ente per mancato svolgimento dei compiti per i quali vengono pagati. Per tutti questi motivi, nel pretendere una sua sollecita risposta nel merito, preannunciamo l’indizione dell’assemblea generale del personale della Provincia, nella quale saranno condivise con i lavoratori le necessarie forme di lotta per porre fine a questi problemi”.