Brigida Vicinanza
Manutenzione e pulizia alle strade, parcheggi, sicurezza, controllo del territorio, sistema di videosorveglianza, segnaletica stradale e tutela del commercio al 360 gradi, il tutto condito dalla buona volontà dei commercianti del centro storico o almeno di una parte, di quelli che dal Vicolo della Neve all’Arco di Arechi vogliono cambiare le proprie sorti. Sono queste le proposte messe sul Tavolo dell’assessore al commercio Dario Loffredo da due commercianti di via Mercanti, che con la buona volontà hanno deciso di mettersi “insieme” e fare da portavoce a tutti quei piccoli commercianti ed artigiani che hanno fatto la storia di Salerno e del commercio e che adesso non riescono ad andare avanti. Sono tante le problematiche in città, soprattutto al centro, che costringono i vecchi amanti del mestiere a chiudere saracinesca e peggio ancora a chiudere bottega. Così nasce, da un’idea qualunque in quei vicoli stretti che profumano di storia salernitana, un gruppo di “appassionati” della propria città, ma soprattutto un gruppo di persone che di commercio vivono davvero. Antonio Gaeta, marito della titolare della “bottega” da Lina, Lina Ricci e il giovane Antonio Di Donna del negozio “Nautilus” hanno deciso di fondare un gruppo nel gruppo e di raccogliere a sè quei 34 negozi che circondano proprio il famoso “Vico Della Neve”, dall’incrocio di via Botteghelle fino all’Arco di Arechi. Unico scopo del gruppo è quello di collaborare con l’amministrazione comunale di Salerno per migliorare il tratto di strada in questione nel rispetto della convivenza civile e soprattutto per poter far crescere la zona sotto l’aspetto commerciale e turistico. Ma da quando il gruppo ha cominciato a muovere i primi passi, di 34 commercianti che avevano aderito all’iniziativa, circa 10 hanno già chiuso le porte del proprio esercizio commerciale. Un fitto troppo alto, troppe spese e poco “passaggio” nella zona, in quanto anche i percorsi turistici sono poco organizzati e coordinati. Sono questi purtroppo i punti su cui tutti si battono da sempre e spesso sono anche le principali cause di un fallimento. Un fallimento a cui i commercianti della zona non vorrebbero più assistere. Di qui l’audizione con l’assessore di competenza, dopo aver raccolto le istanze di tutti, e la rassicurazione da parte di Dario Loffredo sull’impegno che il Comune di Salerno vorrà proferire alla causa. “Sono tanti i problemi che attanagliano la zona e noi vogliamo tutelare tutti i commercianti facendoci portavoce – ha dichiarato Antonio Gaeta – perché noi di commercio viviamo ma soprattutto amiamo la nostra città e non ci piace vederla così. Qui rappresentiamo per i turisti non solo semplici titolari di negozi ma anche guide turistiche, accompagnatori e diamo i consigli e le informazioni che ci chiedono. Ma non possiamo fingere solo da info point. A ognuno il suo. Ma c’è bisogno di impegno per la nostra tranquillità. Perché adesso guardiamo il nostro vicino che chiude le porte e mette il lucchetto e ci dispiace, ma un domani potrebbe capitare anche a noi. Io da salernitano, difenderò sempre la mia città – ha concluso – ma devo essere messo nelle condizioni di farlo”. Ma per adesso nasce “Botteghe di Arechi”: perché a fare comunità a quanto pare è la comunità stessa e a Salerno, tra i salernitani, il bene per la propria città rimane al primo posto.