I capricci di Galdi ora mandano in crisila maggioranza Napoli - Le Cronache
Ultimora

I capricci di Galdi ora mandano in crisi
la maggioranza Napoli

I capricci di Galdi ora mandano in crisila maggioranza Napoli

di Erika Noschese
I capricci di Rocco Galdi mandano in crisi la maggioranza Napoli. Il consiglio comunale in programma lunedì 27 marzo è saltato per la mancanza del numero legale: sette i consiglieri di maggioranza che non si sono presentati e tra questi proprio Galdi che ha poi giustificato la sua assenza con improbabili problemi da risolvere al quarto piano. Motivazione, questa, alla quale non avrebbe creduto neanche il primo cittadino Vincenzo Napoli, ancora infuriato per quanto accaduto lunedì scorso. Da Palazzo di Città, intanto, filtrano ben altre voci, giunte anche all’orecchio del sindaco: Galdi avrebbe scelto di non presentarsi in consiglio comunale perchè, nonostante le tante promesse e gli incontri privati con Napoli e il capostaff Enzo Luciano non ha ancora ottenuto l’assessorato alla Mobilità promesso ormai da mesi. La decisione del sindaco di ampliare la sua giunta nasce proprio dalle pressanti richieste dei consiglieri che hanno ottenuto il maggior numero di preferenze, alla luce dell’inchiesta sulle cooperative sociali che si concluderà con un nulla di fatto, probabilmente ad eccezione di Vittorio Zoccola, capro espiatorio di un sistema perfetto messo in piedi proprio dagli ex fedelissimi dapprima di Vincenzo De Luca e oggi di Vincenzo Napoli. Giunta che doveva essere ampliata già la scorsa settimana ma con una sola delega, quella alla mobilità per Galdi che ha sempre dimostrato fedeltà alla maggioranza, tanto da intervenire – nei vari consigli comunali – sono per dare man forte ai suoi colleghi, provando a ridimensionare le critiche dell’opposizione. Niente delega, niente consiglio. Galdi lo avrebbe fatto sapere proprio ad alcuni suoi colleghi, prima di pentirsi e fare un passo indietro, presentandosi mercoledì in consiglio, come se nulla fosse. A far storcere il naso anche il discorso che Galdi ha fatto leggere ad un “attore” durante la via Crucis che ha visto protagonista alcuni esponenti dell’amministrazione Napoli: l’aspirante assessore è stato “protagonista” della I stazione di testimonianza: il politico. Nel suo discorso Galdi ha acceso i riflettori proprio sul ruolo che ricopre: “l’adempimento dei miei doveri politici è sempre svolto con dignità; l’impegno per una società giusta e solidale è un debito d’amore che ogni cristiano sa di avere verso ciascun uomo, in ognuno dei quali risplende il volto del padre – ha scritto nella sua testimonianza – Attraverso quello strumento così vitale e propriamente umano che è la parola mi impegno ogni giorno per difendere i valori in cui credo, essere un esempio di virtù…”. Parole forti che non sembrano però trovare riscontro nella realtà: Galdi è deciso ad ottenere l’assessorato e le condizioni sono chiare, procedere in tempi rapidi all’assegnazione della delega alla Mobilità o c’è il rischio concreto di mettere in crisi la maggioranza. Al momento, non sono chiare le motivazioni che hanno spinto il primo cittadino a rinviare la nomina ma pare evidente il ruolo di Napoli: ampliare la giunta senza creare malcontenti. E di malcontenti da gestire in questo momento ce ne sono fin troppi con i consiglieri che hanno scelto di astenersi sulla questione Fusandola che ora chiedono spiegazioni al sindaco dopo la risposta del ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin sull’opera abusiva, vanto di quest’amministrazione e del presidente De Luca.