Il quartetto si esibirà questa sera, alle ore 21, nella Chiesa di S. Maria Assunta di Erchie. Fabrizio Giordano, Vincenzo Scannapieco, Paolo Di Lorenzo e Mauro Fagiani interpreteranno musiche di Bach, Mozart, Morricone e Reverberi
Di Olga Chieffi
Terzo appuntamento concertistico, questa sera, alle ore 21 nella suggestiva cornice della chiesa di S. Maria Assunta di Erchie, per il Maiori Festival ideato dal clarinettista Salvatore Dell’Isola, il quale avrà ospiti i Cameristi della Filarmonica Salernitana “G.Verdi”, un quartetto composto da Vincenzo Scannapieco al flauto da Fabrizio Giordano, al violino, da Paolo Di Lorenzo alla viola e Mauro Fagiani al cello. Eterogeneo il programma che principierà con due celeberrime pagine dalla Suite n.2 si min. BWV 1067 di Johann Sebastian Bach per flauto e orchestra, da cui ascolteremo il Minuetto e Badinerie. La concezione ampia e solare molto trasparente e curata nei dettagli ritmici lascia spazio, in queste pagine a una forte spinta verso lo stile “alla francese” e a una sorta di vero e proprio concerto solistico per flauto e archi, in cui i movimenti di danza sembrano fare a gara per trovare ciascuno un suo equilibrio tra spunto melodico, accentazione ritmica e polifonia. La melodia sembra volersi svincolare sempre di più dal tessuto polifonico, fino alla strepitosa Badinerie finale. A seguire, Il Quartetto KV 285 (del quale esiste l’autografo, del 1777), in Re Maggiore n° 1, di Wolfgang Amadeus Mozart, che va oltre le convenzioni dello stile galante per la qualità dell’invenzione tematica, i vivaci contrasti di colore e articolazione, la varietà di motivi espressivi: l’esteso sviluppo dell’Allegro, l’Adagio centrale sospiroso e malinconico, con la melodia del flauto accompagnata dai pizzicati, il Rondò pieno di brio, con scambi giocosi tra flauto e violino. La prima parte della serata verrà chiusa dal violino protagonista con il cimento virtuositico del Preludio e Allegro, goliardicamente spacciato da Kreisler come un arrangiamento di un brano inedito del violinista piemontese di scuola corelliana Gaetano Pugnani. Bipartito, s’inizia con un preambolo austero e drammatico cui segue un fulminante Allegro in sedicesimi, culminante in una semicadenza d’arduo cimento esecutivo. Nella seconda parte della serata, largo alla musica da film, a cominciare da un omaggio ad Ennio Morricone. Niente oboe, ma sarà il violino di Fabrizio Giordano ad esprimere la resurrezione di speranza e gioia e l’inversione del tempo che è alla base del tema sfruttatissimo di Mission, in un arrangiamento speciale di Mauro Fagiani, che grazie alla conversione di De Niro può finalmente scorrere senza paura, con gli archi a rivelare un incastro di ritmi, solo apparentemente semplici. Chiusura con una scelta di titoli che vedrà eseguiti due brani, Casanova e Rondò Veneziano, forse i più famosi, di Gian Piero Reverberi, il creatore dell’ensemble Rondò veneziano, che negli anni ’80 ha imperversato mescolando lo sfarzo barocco della scuola veneziana, Vivaldi, Albinoni, Galuppi, con le sonorità della musica pop e rock, una specie di progressive, per venire incontro ai gusti di certo pubblico, unitamente al tema di celeberrimo di Jesus Christ Superstar opera monumentale del compositore A.L.Webber, con le sue sonorità hard Rock e alla soundtrack de’ Il Gladiatore, un incontro tra passato e presente, che ha nella sua trama l’epica e la bellezza e un qualcosa che viene prima, come un annuncio, una visione di morte e nuova vita. Il festival continua sabato 9 luglio con il tour “Girobotteghe”, alla scoperta degli antichi mestieri e di aneddoti della tradizione artigiana di Maiori, dal 15 luglio all’11 settembre, al Palazzo Mezzacapo, sarà possibile visitare la mostra “Arte nel Palazzo”, giunta quest’anno alla sua quattordicesima edizione, a cura di Bell’Arte di Angelo Criscuoli, mentre venerdì 22 nello splendido scenario della Badia di Santa Maria de Olearia, la visita guidata introdurrà il concerto del duo “Ance Vibranti” con Francesco Di Domenico al clarinetto e Andrea Bisogno alla fisarmonica.