Gli ultimi mesi sono stati ricchi di fatti interessanti in diversi settori economici, dovuti ai significativi cambiamenti provocati dall’attuale pandemia. Uno dei pochi ambiti che è riuscito a registrare dei risultati positivi, a differenza di molti altri in difficoltà, è stato quello del gaming online, in particolare grazie alle scommesse e al gioco d’azzardo online. Questa tendenza è stata utilizzata anche a beneficio dell’economia italiana, nonostante questo abbia significato l’applicazione di imposte più elevate a questo tipo di servizi di intrattenimento. Recentemente, è stato infatti introdotto un prelievo dello 0,5% allo scopo di garantire un supporto finanziario al settore, da utilizzare in caso di emergenze simili alla pandemia tuttora in corso. Il mercato ha registrato numerose alti e bassi, a seguito ai continui cambiamenti che hanno avuto un notevole impatto sull’attività consentita (o meno) agli operatori.
Una delle novità più significative risale alla fine dello scorso anno, quando a novembre venne presentato un piano per la riduzione del numero delle licenze di gioco online consentite in Italia, dalle 85 attuali a 50 entro il 2023. Ci sono diverse condizioni legate a queste nuova normative; inoltre, i nuovi operatori online dovranno pagare 2 milioni di euro per ottenere una licenza della durata di 9 anni, mentre quelli che già ne detengono una dovranno versare la stessa somma una volta giunta alla scadenza. È una situazione che potrebbe portare molti operatori a decidere di non registrarsi in Italia. In aggiunta, sono state poi imposte delle restrizioni sugli apparecchi da gioco e sui servizi offerti: ad esempio, potranno essere operative un massimo di 250.000 slot machine, più altre condizioni particolari applicate ai terminali di Videolottery (conosciute anche come VLT) e sale da gioco. Non è ancora chiaro se tali restrizioni saranno estese anche ai servizi di giochi online; in tal caso, gli operatori dovranno vedersela con un ulteriore fattore limitante.
Ma non ci sono solo notizie negative per gli appassionati del gioco d’azzardo. Uno dei principali operatori di casinò online ha siglato una nuova collaborazione per ampliare la propria offerta: LiveG24, attivo in Italia dal 2011, ha infatti raggiunto un accordo con Efbet, che negli ultimi anni ha aperto più di 50 casinò in Paesi come Bulgaria e Romania; il nuovo servizio offrirà ai giocatori online la possibilità di giocare a blackjack e baccarà in modalità live. “Siamo entusiasti di lavorare con Efbet”, ha dichiarato il direttore operativo di LiveG24. “Sempre più operatori internazionali stanno scegliendo i nostri servizi per il mercato italiano. È un chiaro segno di apprezzamento della qualità e dell’affidabilità dei nostri giochi live.”
(Fonte dell’immagine: lcb.org)
L’annuncio di questa collaborazione è arrivato in un momento molto positivo per il mercato, ovvero durante la pandemia e il lockdown. Casinos.it hanno conquistato un numero sempre maggiore di nuovi utenti, un andamento favorito dalla nuova situazione: per molti infatti, l’obbligo di rimanere forzatamente in casa ha portato ad avere più tempo libero e a investirlo in questi servizi online, che sono diventati la loro principale forma di intrattenimento. Con la prospettiva di una seconda ondata del virus in Europa e del ritorno di misure di lockdown, i numeri relativi a questi servizi sono destinati a salire: molti sono ormai diventati giocatori fedeli, sempre meno propensi a ritornare alle alternative di gioco nei luoghi fisici. Inoltre, l’offerta sempre più ampia di questo tipo di servizi, e il sodalizio LiveG24-Efbet ne è un esempio, potrebbe rappresentare una spinta a promuovere un maggiore sostegno al settore. Potrebbe trattarsi di un passo in avanti verso l’allentamento delle restrizioni, o almeno verso una revisione delle stesse, allo scopo di favorire la concessione di più autorizzazioni, soprattutto se continuerà l’interesse mostrato dalle collaborazioni internazionali.
C’è però un piccolo ostacolo da superare, ed è quello legato all’attuale inchiesta dell’AgCom in Italia che vede protagonista Google, per la presunta violazione legata alla sponsorizzazione degli operatori di gioco d’azzardo stranieri negli ultimi mesi. Nel 2018, il Decreto Dignità aveva imposto il divieto totale di qualsiasi forma di pubblicità al gioco d’azzardo. È stato detto che gran parte dei siti siano stati suggeriti in modo involontario e che gli utenti non si siano resi conto delle pagine a cui erano stati reindirizzati durante le loro ricerche; altri sostengono invece che gran parte della popolarità acquisita dai siti stranieri sia stata in qualche modo favorita dalle imposte e dalle restrizioni applicate a questi servizi nel mercato italiano.
Potrebbe rivelarsi altrettanto importante considerare gli operatori di scommesse sportive come fonte di supporto per il mercato del gioco d’azzardo e dei casinò online. Tale settore è infatti considerato in modo leggermente diverso e gode generalmente di maggior sostegno e tolleranza. L’inizio dell’anno ha dimostrato quanto il settore degli eventi sportivi possa essere vulnerabile, e non va dimenticato il rischio di vedere ulteriori cancellazioni in futuro. Quindi, avere un’alternativa valida sarà sicuramente essenziale per attirare gli operatori, ed è per questo che opzioni come quelle sopra citate potrebbero rivelarsi importanti per affrontare quei cambiamenti che abbiamo menzionato all’inizio dell’articolo. La parte finale dell’anno sarà fondamentale per potenziali futuri cambiamenti e per vedere se quelli previsti per il 2021 e 2022 subiranno degli aggiustamenti. Qualora dovessero esserci, si tratterà di valutarne la portata e se verranno mantenuti per un periodo sufficientemente lungo per favorire una ripresa del mercato, come successo di recente.