L’autobus c’è, il conducente no. Sembra paradossale ma è accaduto proprio ieri: da martedì è cominciato il periodo di cassa integrazione a zero ore a rotazione per i conducenti di linea del Cstp. In totale, quotidianamente, sono 18 gli autisti che restano a casa. Un numero impressionante che ha immediatamente avuto ripercussioni sul servizio. Nella giornata di ieri, dopo aver effettuato regolarmente i primi due turni di viaggio, la linea 39 (rimessa su strada dopo tempo immemore a causa della mancanza di mezzi piccoli) si è fermata di nuovo: l’autista che avrebbe dovuto portarlo non c’era. E non per motivi personali o altro: semplicemente il turno è rimasto scoperto causa conducenti in cassa integrazione. Stesso destino potrebbe poi toccare anche alla linea 25, altro percorso effettuato con autobus piccoli che spesso mancano all’azienda. Ma ecco che nel momento in cui si recuperano i mezzi per effettuare il servizio, vengono a mancare i conducenti perché sono stati messi in cassa integrazione dall’azienda. Questo anche a riprova del fatto che pare che se c’è una categoria nel Cstp in cui non c’è esubero è proprio quella dei conducenti.
(man)