«Ho pagato di persona per aspettative non create da me». E l’assessore Emanuela Migliore ha perso una delega dopo l’altra - Le Cronache
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«Ho pagato di persona per aspettative non create da me». E l’assessore Emanuela Migliore ha perso una delega dopo l’altra

BARONISSI. Il mesto addio alla Giunta di Emanuela Migliore, dopo la revoca delle deleghe. «Accettai di impegnarmi  – scrive – nell’Amministrazione comunale come servizio alla cittadinanza ho vissuto l’incarico di assessore conferitomi nel giugno 2014… ho affrontato fin dal primo momento – pagando anche di persona – situazioni di bisogno e di disagio sociale esasperato, fronteggiando casi molto delicati con aspettative pressanti non certo create da me…  a cominciare dai problemi della casa. L’ho voluto e l’ho potuto fare, a volte forse senza la dovuta collaborazione e il sostegno necessario… Mi era stato affidato un assessorato ampio e articolato (politiche sociali, cultura, edilizia scolastica, rapporti con l’università) che ha richiesto un impegno continuo, oneroso, tenace, da molti colto… mi sono anche attivata per migliorare il servizio della distribuzione di quanto inviatoci dal Banco Alimentare, e proprio quando questa impostazione migliorativa stava andando a regime sono stata esonerata e sostituita… Nei campi di intervento a me assegnati, l’impegno profuso ha avuto i suoi effetti: molti cittadini hanno percepito e apprezzato l’azione e il ruolo di un’Amministrazione che ascolta ed accoglie le richieste legittime e si attiva per intervenire in modo congruo e sensibile. Con il mio entusiasmo ed impegno, con la collaborazione di alcuni Uffici, e, grazie all’interessamento del ‘Terzo settore’ , d’intesa con il Sindaco, siamo  riusciti a fronteggiare anche situazioni molto difficili. Per le politiche sociali mi sono prodigata  nella realizzazione dello sportello di ascolto per la famiglia, realizzando una collaborazione tra associazioni del territorio; e  valorizzandone le specifiche competenze, siamo riusciti ad offrire alla cittadinanza un servizio gratuito, su base volontaria, di spiccata professionalità. Ma anche la delega alle politiche sociali mi è stata tolta… Ora si interrompe, non per mia volontà, quest’impegno e un insieme di rapporti positivi, costruiti giorno per giorno, con la consapevolezza di aver fatto, in ogni momento, pienamente  il mio dovere come assessore, come persona e come cittadina. Con tale spirito continuerò ad operare…»