Harpissima con l’arpa eclettica di Maria Palatine - Le Cronache
Musica Spettacolo e Cultura

Harpissima con l’arpa eclettica di Maria Palatine

Harpissima con l’arpa eclettica di Maria Palatine

Stasera alle ore 18 appuntamento nell’auditorium del liceo musicale Alfano I per il taglio del nastro della kermesse ideata da “Salvi Harps” che saluterà un concerto della padrona di casa Valentina Milite con un quintetto di ottoni

di Olga Chieffi

Ritorna “Harpissima” in città, con un week end che prende il via oggi e si chiuderà domenica sera nel segno di uno strumento che è racchiuso nell’aura del mito, l’arpa, uno tra i più antichi che ha accompagnato il cammino dell’Uomo. Sarà un viaggio alla scoperta (o riscoperta) di uno strumento, dal grande fascino e dalle grandi potenzialità tecniche ed espressive, purtroppo, spesso dimenticato dalle programmazioni concertistiche, almeno in Italia. Grande merito, dunque, ad “Harpissima”, rassegna itinerante aperta a tutti gli studenti di arpa classica e celtica provenienti da conservatori e scuole a indirizzo musicale promossa dall’azienda leader nella produzione di arpe “Salvi Harps”, per la divulgazione di questo complesso strumento. Docente ospite nell’auditorium del Liceo musicale Alfano I sarà Valentina Milite, istituto dove insegna e che il dirigente scolastico Elisabetta Barone, ha generosamente posto a disposizione degli organizzatori, mentre la star internazionale ha il nome e il talento eclettico di Maria Palatine, artista belga la quale con la sua voce di cristallo e il suono virtuosistico dell’arpa è capace di trasmettere la sua visione del nostro mondo, nella sua totale bellezza e desolazione, dove gli esseri umani sperimentano gioie estreme e dolori strazianti, e in cui lei attraverso il suo linguaggio musicale predica l’amore per la madre terra. Concerto d’apertura stasera, alle ore 18, con un concerto di benvenuto, che vedrà Valentina Milite esibirsi con un quintetto di ottoni, composto da Raffaele Alfano, il quale ha firmato buona parte degli arrangiamenti in scaletta e Giulia Autuori alla tromba, Luigi Calabrese al corno, Rocco Grimaldi al trombone e Giuseppe Granato alla tuba. Il programma della serata è veramente eterogeneo e principierà con l’ Intermezzo della Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni con i diversi movimenti dei temi contrastanti, i modi arcaici evocativi delle melodie, i temperamenti offerti dallo scivolìo cromatico, i colori chiari della natura, rispecchianti quelli della fatalità amorosa e gli oscuri pugni dei bassi che muovono il sangue, una pagina, questa, che si espande rinforzando, ondeggiando, come il vento e gli stessi sentimenti umani, che fluttuano per i loro ciechi labirinti. Omaggio ad Ennio Morricone con due temi da “C’era una volta in America”, con la sua Amapola, (nel film è eseguita dal clarinetto “ministeriale” dal suono inimitabile di Gianni SaintJust), e il leitmotive principale, quel Deborah’s Theme è calmo e disteso, con l’armonia sospesa, quasi irrisolta, schizzante la nostalgia, la rassegnazione, l’accettazione di qualcosa che poteva forse essere diverso, ma non lo è stato. Il tribute sarà chiuso dal tema d’amore de “La Califfa”, efficace modello per quella realizzazione musicale del ‘discorso interiore’ del personaggio, che avevano trovato adeguato sviluppo già nei drammi musicali wagneriani. Balzo in Argentina con un Tango di Carlos Salzedo, arrangiato dal contrabbassista Marco Cuciniello, tratto dalla Suite of Eight Dances, dedicata alla seconda moglie Lucile Lawrence, che ha goduto fin dalla pubblicazione di grande fortuna tra gli interpreti, in cui alle prime quattro danze, di tradizione neoclassica, sono affiancate altre quattro dal carattere più moderno e di atmosfera latina. il tango presenta un ritmo ostinato di Habanera al basso, identico dall’inizio alla fine del brano, che accompagna la melodia della mano destra, suadente come il tango viejo della tradizione di Gardel. Ancora musica da film stavolta a firma di Nicola Piovani con il tema principale della colonna sonora del film “La vita è bella”, la delicata e commovente “Buongiorno principessa”.La melodia avvolgente e il suo leggero e dolce crescendo fanno sì che questo brano riesca a trasmettere serenità, già dalle prime note, un senso di tranquillità si diffonde, di una voce amica, amata o semplicemente sperata, per poi passare alla graziosa e indelebile rumbetta de’ La Vita è bella. Finale con Renato Carosone e Torero musica ben assemblata con gocce d’America, di flamenco, ritmi latini e cultura musicale nostra, ripulita da memorie imbalsamate, dagli squilli degli ottoni. Il sabato mattina esposizione di strumenti e accessori a partire dalle nove e alle 18, concerto di Maria Palatine con special guest l’arpista Giuliana De Donno, che spazieranno tra brani originali firmati dalla stessa Palatine a Summertime di George Gershwin, una special edition di Coco, fino all’esecuzione della tarantella capuanese e Bella Ciao, un programma in cui sentiremo echi dalle basi della musica tradizionale sudamericana, sudeuropea, celtica, sino al blues e all’improvvisazione. Domenica 27, gran finale dalle ore 9 esposizione di strumenti ed accessori Salvi e grande maratona musicale, impreziosita dagli incontri con Maria Palatine, per quindi passare il testimone di Harpissima a Mesola, che saluterà nell’ultimo week-end di maggio, la performance di Joel Von Leber.