« La Salerno Pulita deve alla Tempor e alla Trenkwalder circa 5 milioni di euro. De Luca ci ha offeso e vedremo se sarà il caso di denunciare per diffamazione, in ogni caso non parteciperemo mai più ad un appalto pubblico in provincia di Salerno» . Sono le parole dell’amministratore delegato della Tempor, Francesco Gordiani, che in una conferenza stampa ha raccontato la
vicenda della sua società che somministrava a Salerno Pulita 181
lavoratori e vanta ancora crediti dalla società partecipata. « La Tempor
vanta crediti dal sistema pubblico nella provincia di Salerno per 3
milioni e 812.000 euro, di questi crediti ben 2 milioni e 695.000euro
sono ampiamente scaduti, di questi crediti scaduti ce ne sono circa
860.000 euro a contenzioso legale e sono riferiti alle attività che noi
abbiamo svolto presso la Capaccio Paestum Servizi e presso la Pellezzano
Servizi. È evidente che il peso maggiore rimane alla Salerno Pulita,
che ad oggi ci deve 1 milione e 486.000 euro per lo scaduto. Il 30
settembre questo credito diventerà di 2 milioni di euro per effetto
della scadenza delle fatture successive – ha proseguito Gordiani
partendo dall’accordo firmato con la società partecipata – questa
vicenda nasce dal 2009 quando la Tempor su mandato della Salerno Pulita
ha effettuato una selezione pubblica che ha coinvolto 2000 soggetti.
Quell’anno la Tempor forniva a Salerno Pulita circa 73 lavoratori in
somministrazione, gli altri erano della Trenkwalder, con la quale la
Tempor aveva un accordo di somministrazione temporanea dei dipendenti. A
fine gennaio 2012 la Trenkwalder, per ragioni analoghe alle nostre, ha
deciso di interrompere i rapporti con la Salerno Pulita vantando un
credito di 1 milione ed 800.000 euro. La Salerno Pulita non ha ancora
onorato il suo impegno e la Trenkwalder è ancora creditrice.
Complessivamente, quindi, Salerno Pulita deve alle due agenzie per il
lavoro quasi 5 milioni di euro. Nell’accordo successivo tra la Tempor e
Salerno Pulita, quest’ultima ci ha poi chiesto di farci carico dei 101
lavoratori che erano in forza alla Trenkwalder e noi abbiamo accettato.
– ha continuato Gordianitaccontando i fatti degli ultimi mesi, quando
sono nati i primi problemi tra le società – Prima dell’incontro in
prefettura del 17 agosto, il 3 d’agosto abbiamo anche avvisato Salerno
Pulita che qualora non fossero arrivate le rimesse che ci spettavano
avremmo interrotto il servizio. Su questo siamo stati attaccati in
maniera pesante. Il 14 di agosto abbiamo mandato una lettera a Salerno
Pulita, al Prefetto e al sindaco De Luca in cui avvertivamo
l’interruzione del servizio. Il 17 agosto quindi siamo stati convocati
dal prefetto, lì ci siamo impegnati a riattivare il servizio perché
Salerno Pulita a verbale si impegnava a corrispondere il dovuto entro il
15 settembre 2012. Il 23 di agosto c’è stata la riunione presso Salerno
Pulita, da cui non è emersa nessuna novità , era stata ventilata solo
l’ipotesi di una cessione di crediti di Salerno Pulita ad un istituto di
credito, una operazione che ci era stata presentata come imminente. Lì
ci è stata presentata una lettera dell’istituto “Sogec” dove c’era
scritto di una delibera di credito di 5 milioni di euro presso Salerno
Pulita ma, chi si intende di queste cose, sa che c’è una grande
differenza tra deliberare e renderla poi effettiva, tra le due cose ci
passa un mare. In seguito ci è arrivata la lettera del prefetto che ci
chiedeva di garantire ancora il servizio perché entro il 21 settembre
sarebbero arrivati i pagamenti secondo garanzie dei diretti interessati.
Non è arrivato nessun pagamento e abbiamo dato disposizione al nostro
personale di restare a casa, abbiamo telefonato, mandato e-mail,
raccomandate, avvisando anche Salerno Pulita. I nostri lavoratori, anche
se non abbiamo prove di questo, però tutta Salerno ha visto che hanno
lavorato in quei giorni, stavano sui camioncini e qualcuno glieli ha
dati – ha continuato Gordiani – Tutto questo è stato fatto nella totale
illegalità , se noi riuscissimo a dimostrare tutto questo le conseguenze
sulla Salerno Pulita sarebbero penali. Inoltre, sappiamo che Salerno
Pulita aveva preventivamente pensato di non pagarci più . Il 7 di
agosto la Salerno Pulita ha iniziato a chiedere a varie agenzie per il
lavoro di presentare preventivi per le attività di somministrazione dei
nostri lavori temporali, guarda caso i nostri 181 lavoratori si sono
dimessi in massa. Ci sono stati affibbiate patenti politiche che non ci
appartengono. Noi ieri abbiamo deciso di corrispondere gli stipendi del
mese di agosto anche se non spettava a noi farlo, abbiamo dato un segno
di responsabilità . Come Tempor noi ce ne andiamo ma non da Salerno, ce
ne andiamo come potenziali competitor che si confrontano con l’attuale
amministrazione locale. Noi non ci presenteremo mai più ad appalti
pubblici in provincia di Salerno. Ci hanno preso a “calci in bocca” ed
ora rischiamo problemi finanziari perché un ente ha deciso di non
pagare, inoltre, il sindaco De Luca ci ha definito “pirati” e società
indegna. Di questo, ovviamente, sarà fatta valutazione dai nostri legali
per una possibile denuncia per diffamazione» .