Accanto al leader dell’opposizione Cirielli, come detto, ci sono 17 consiglieri, sei di questi sono espressione del primo partito della coalizione, Fratelli d’Italia: Ira Fele, moglie del deputato e coordinatore provinciale Fdi Michele Schiano, è la più votata con poco meno di 15mila preferenze. Si ferma sotto quota 10 mila ma trova il seggio l’ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che precede di poco a Napoli l’ultimo degli eletti, Raffaele Maria Pisacane. Da Salerno, sempre in quota Fratelli d’Italia, arriva Giuseppe Fabbricatore, mentre da Caserta e Avellino ci sono Vincenzo Santangelo e Ettore Zecchino. Sei i seggi anche per Forza Italia che sfonda nel casertano con l’ex deluchiano, Giovanni Zannini, in grado di raccogliere quasi 32 mila voti. Eletti a Napoli invece il sindaco di Casalnuovo, Massimo Pelliccia, e Susy Panico mentre da Salerno c’è Roberto Celano, da Avellino arriva Livio Petitto e da Benevento infine Fernando Errico. Dei cinque seggi mancanti ne spettano tre alla Lega e due alla lista “Cirielli presidente”: con il Carroccio entrano l’ex deputata Michela Rostan (11.041 voti a Napoli) con Mimmo Minella a Salerno e Massimo Grimaldi a Caserta. La civica che sosteneva il candidato governatore porta Francesco Iovino a Napoli e Sebastiano Odierna a Salerno.Qualche conferma ma anche tante novità tra i consiglieri rieletti. Dieci i seggi per il Partito Democratico che chiude da prima forza al 18,41% con un vero e proprio exploit nella provincia di Napoli. Nessuno riesce a toccare le 42mila schede registrate nella passata tornata elettorale a nome di Mario Casillo, ma con un’affluenza alle urne di oltre 10 punti più bassa, sono forse ancora più eclatanti i numeri dell’ex sindaco di San Giorgio a Cremano, Giorgio Zinno, che chiude a 39 mila 457 preferenze. Di poco staccato (38.890) c’è l’altro dem Salvatore Madonna, mentre a cavallo dei 30 mila voti nell’ordine ci sono i tre consiglieri uscenti Massimiliano Manfredi, Loredana Raia (già vicepresidente del Consiglio) e Bruna Fiola. Sesta e ultima tra gli eletti a Napoli la capolista Francesca Amirante con il Pd che rinforza la truppa nelle altre province con Corrado Matera e Franco Picarone (Salerno), Marco Villano (Caserta) e Maurizio Petracca (Avellino).Esattamente la metà dei seggi, rispetto a quelli ottenuti dal Partito Democratico, per il Movimento 5 Stelle che elegge 5 consiglieri. Con quasi 13mila schede l’ex assessore alle Politiche sociali del Comune di Napoli, Luca Fella Trapanese, chiude primo in lista doppiando Salvatore Flocco e il consigliere uscente Gennaro Saiello. Assieme a loro entra in Consiglio Elena Vignati e, dalla circoscrizione di Caserta, Raffaele Aveta. Quattro consiglieri, tutti volti già noti, per la lista “A testa alta” sponsorizzata dal governatore uscente Vincenzo De Luca: boom di preferenze per Giovanni Porcelli (20.862) che entra a Napoli assieme all’assessora regionale alla Scuola, Lucia Fortini (17.763 voti). A Salerno quasi 21mila consensi e la conferma importante per il presidente della Commissione regionale Trasporti, Luca Cascone, mentre supera quota 17 mila e entra da Caserta il presidente uscente del Consiglio regionale, Gennaro Oliviero. In quota maggioranza ci sono tre seggi per Avanti Campania che festeggia con Giovanni Mensorio (Napoli), Andrea Volpe (Salerno) e Giovanni Iovino (Caserta), per Casa Riformista con l’ex sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto, Pietro Smarrazzo a Caserta e Vincenzo Alaia ad Avellino e anche per la lista civica “Fico presidente”: eletti Nino Simeone e Davide D’Errico a Napoli, Giovanni Cuofano a Salerno. Infine due poltrone per Alleanza Verdi e Sinistra, Carlo Ceparano e Rosario Andreozzi, entrambi a Napoli, e per Noi di Centro che porta in Consiglio Giuseppe Barra da Napoli mentre da Benevento c’è Pellegrino Mastella, figlio del sindaco sannita e capo del partito, Clemente Mastella.





