di red.cro.
Il disappunto degli attivisti del Movimento 5 stelle in merito alle vicende che hanno interessato il Comune.
«In questi mesi di inizio consiliatura – inizia la nota – abbiamo sperato che si voltasse pagina anche a Pontecagnano. Abbiamo Sperato che la spinta propulsiva verso il nuovo di questa giovane Giunta contagiasse il governo di questa città, i loro vetusti partiti di appartenenza, tutto il Consiglio Comunale, e infine i cittadini stessi. Insomma, abbiamo sperato che anche a Pontecagnano si trattasse della volta buona per poter pronunciare la parola “Cambiamento”. Purtroppo, visto gli ultimi episodi, non possiamo esimerci dall’esprimere alla cittadinanza un breve commento.
Giglio che passa da Forza Italia al Partito Socialista non è assolutamente una novità per la nostra Città, e il fatto che il consigliere Vivone abbia fatto un cambio con Sica, sebbene speriamo che l’ex sindaco possa dare un contributo significativo al Consiglio Comunale, non si può considerare una mossa degna del rinnovamento che la Lega di Salvini vorrebbe portare nel nostro meridione. Partito Democratico, Partito Socialista, Forza Italia, Noi con Salvini stanno diventando per la politica campana nuovi e vecchi di personaggi che oramai non hanno più alibi e non godono di alcun credito nella maggioranza degli elettori che, ricordiamo, ha attribuito in Campania il 48% delle preferenze al Movimento 5 Stelle. Sentiamo forte l’esigenza di cambiamento nel modo di fare politica, e in questi mesi troppe volte abbiamo visto i movimenti dei vecchi serpenti di palazzo, anche nel Comune di Pontecagnano. Il Sud e la città di Pontecagnano vogliono e meritano altro: un aiuto immediato agli ultimi, uno sforzo per la coesione sociale non a chiacchiere, un aiuto concreto per chi vuole aprire un azienda, un ambiente che permetta ai suoi cittadini di sopravvivere. Non c’è spazio, non c’è tempo neanche un minuto per valzer di poltrone, movimenti di palazzo da vecchia politica, dimissioni telecomandate, riunioni nelle segrete stanze. Ora basta, chi ha voglia di lavorare per il bene comune si rimbocchi le maniche, chi ha pensato che la politica portasse ad altro si può accomodare, altrimenti la vendetta dei cittadini di Pontecagnano sarà ancora più pesante di quanto è accaduto in precedenza».