di Erika Noschese
«Giù le mani dal Cernicchiara»: è il grido d’allarme lanciato da alcuni cittadini salernitani che, unitamente alla consigliere di opposizione Elisabetta Barone, questa mattina terrà un sit-in di protesta davanti la sede della Soprintendenza, a via Tasso. «La manomissione del Cernicchiara è un atto di potenziale devastazione del territorio, dell’ambiente, del panorama, della salute e della vita. Sono beni che la Costituzione tutela in assoluto! I cittadini che hanno messo sotto osservazione i lavori che stanno cancellando il colle Taborre, e i progetti delle infrastrutture che si vogliono realizzare nel vallone, non esprimono un dissenso preconcetto, come da taluno pure dichiarato. Sono ben noti, infatti, gli studi e i grafici dell’Ispra, Istituto per la Protezione Ambientale, sulla natura dell’intero fronte collinare, fino all’area portuale, nel quale le opere di perforazione tuttora in corso hanno intercettato diverse falde acquifere compromettendo probabilmente la tenuta di terreni con il massimo livello di rischio idrogeologico – han no dichiarato – Purtroppo, nulla si sa degli obiettivi degli scavi, del rispetto dell’autorizzazione Regionale, della sua intervenuta scadenza a fine 2021 e del probabile regime di proroga tacita dei lavori che stanno interessando un luogo da ri-naturalizzare in apparente assenza del rinnovo della Valutazione di Impatto Ambientale». Da qui dunque la richiesata ai responsabili di fornire le rassicurazioni e le informazioni necessarie, anche relativamente alla viabilità aerea che dovrebbe essere realizzata su piloni alti circa 30 metri infissi nel torrente, sulle rampe pendenti che dovrebbero attraversare il vallone e sulla alterazione dei livelli dell’attuale viabilità. «Non è possibile che una trasformazione così importante, destinata a permanere nei secoli, possa avvenire in silenzio, senza il coinvolgimento della Cittadinanza che ha il diritto di mantenere un alto livello di attenzione e di costruttivo contrasto. Del resto, la rimozione dei container affastellati all’ingresso della cava, dopo la manifestazione pubblica del giorno 30/09/2023 dinanzi al Comune, è prova evidente della presenza di criticità nell’utilizzo dei luoghi e non crediamo sia una coincidenza temporale – hanno aggiunto – Diversi Consiglieri comunali di Minoranza, Referenti di Associazioni e Comitati sostengono ogni azione a difesa degli interessi della Comunità». Nel corso del sit in saranno inoltre esposte con gigantografiedelle aeree che forniscono immagini davvero preoccupanti della cava e dell’intera area del Cernicchiara. «Solo con l’impegno di tutti è possibile garantire la tutela di un territorio nel quale Natura e Ambiente hanno collaborato per creare le condizioni più favorevoli. Un territorio di cui le future generazioni dovranno essere fiere», hanno detto infine alcuni attivisti salernitani che da tempo portano avanti la battaglia.