di Marco De Martino
SALERNO. Correva la stagione 1982/83, a Salerno il presidente era Filippo Troisi (che dopo le dimissioni fu sostituito da Scermino), l’allenatore Lojacono (poi sostituito da Perani), quando la Salernitana giocò nello stesso girone di Paganese e Nocerina. Trent’anni dopo, Macalli e Ghirelli hanno voluto ricomporre questo terzetto. A masticare amaro è stato Claudio Lotito. Il patron ha spinto fino all’ultimo per l’inserimento dei granata nel girone A. Un po’ come fece due anni fa con il Salerno Calcio che fu inserito nel girone di serie D laziale anzichè in uno dei due meridionali. Stavolta però l’asso è rimasto nella manica a Lotito, che ha abbandonato scuro in volto via Allegri prima ancora che Giancarlo Abete, presidente della Figc, terminasse il proprio intervento ed annunciasse ufficialmente i gironi. Claudio Lotito, contattato telefonicamente, è contrariato per l’esito del Consiglio Direttivo di Lega Pro: «Auspicavamo una diversa composizione dei gironi perchè ci sono dati oggetivi che ci portano a pensare che alcune partite, specie i cosiddetti derby, siano a forte rischio sicurezza. Anche in passato -ha proseguito Lotito- queste gare hanno provocato disordini. Noi l’abbiamo segnalato a chi di dovere ma è stato deciso in maniera differente. Contenere i costi? Mi scusi, ma credo sia più importante l’ordine pubblico. Vorrà dire che, in caso di problemi di ordine pubblico, qualcuno dovrà prendersi le proprie responsabilità». Lotito è un fiume in piena, non si ferma ed annuncia che la Salernitana presenterà un esposto: «Metteremo per iscritto queste nostre perplessità informando gli organi preposti». E’ chiaro che quello di ieri è l’ennesimo smacco di Macalli (tra l’altro ieri assente in Figc per motivi di salute) al patron. Il numero uno della Lega Pro aveva già fatto intuire le proprie intenzioni nell’intervista rilasciata al nostro quotidiano nella scorsa settimana, in cui ci andò giù pesante: «Se davvero la Salernitana vuole lottare per la serie B, categoria nella quale il problema della suddivisione non esisterebbe, deve pensare a vincere le partite e basta. Fortunatamente le regole non le scrive Lotito». Parole ieri ribadite anche dal dg della Lega Pro Ghirelli: «Lotito può costruire una squadra forte al di là dal girone d’appartenenza. Ne ha le possibilità lui anche perchè alle spalle ha una piazza importante. Per quanto concerne la composizione dei gironi -ha continuato Ghirelli- ha soltanto prevalso la logica. Se davvero abbiamo intenzione, come istituzioni, di aiutare i club, dobbiamo abbattere i costi e quindi consentire -ha concluso Ghirelli- alle squadra di effettuare spostamenti brevi e poco dispendiosi». Lotito, però, non sarà affatto d’accordo…