di Monica De Santis
E’ stato il Governatore Vincenzo De Luca lo scorso venerdì a dire che odontoiatri, medici di base e specializzandi hanno dato la propria disponibilità per accellerare i tempi della campagna vaccinale… Personalmente non ho il numero preciso delle adesioni nel salernitano – spiega il dottor Giovanni D’Angelo, presidente dell’ordine dei medici e degli ordontoiatri di Salerno e provincia. Non faccio parte di quegli organismi che controlloano le adesioni, ma da quello che leggo e che dichiarano anche i sindacati dei medici di medicina generale, c’è stata una massiccia adesione da parte dei medici di medicina generale salernitani e ci sono adesioni anche da parte di altre categorie come gli odontoiatri salernitani. Insomma il mondo medico si stia muovendo. Dall’altra parte, il problema fondamentale che tutti devono capire è che questo non è un problema del singolo, ma di tutti. E’ un problema sociale. – spiega ancora D’Angelo – Non è possibile, ad esempio che lei stia bene se invece io sto male. Se io sono un portatore di virus, prima o poi contagerei qualcuno che magari sarà anche un amico e la catena si riprodurrà quindi, l’intervento nostro, di noi medici è dovuto, obbligatorio. Un intervento che risponde al primo criterio che è all’interno del nostro codice etico, ovvero alleviare le sofferenze a chi sta soffrendo a tutti quelli che soffrono. Quindi operare ed adoperarsi per eliminare i problemi di salute che hanno le persone. Il nostro deve essere uno slancio affettivo e partecipativo, una dimostrazione pratica di che significa fare il medico”. Il governatore De Luca ha parlato anche della volontà di riuscire a vaccinare tutti entro l’inizio dell’autunno, secondo lei sarà possibile raggiungere questo traguardo? “E’ quello che tutti ci auguriamo. L’aspirazione è giusta, che poi questa si possa verificare oppure no, non dipende dnè da chi lo dichiara nè da altri. Tutto dipende dsa una serie di condizioni che sono difficili da dominare in maniera realistica, tale da assicurare il risultato finale. Condizioni che possono variare in qualsiasi momento, perchè come già è capitato c’è un rallentamento nella catena di distribuzione, oppure vi potrebbe essere un rallentamento nell’effettuazione dei vaccini, rallentamento nella situazione di reclutamento delle persone. Tante variabili, e si capisce che quando le variabili sono molte è difficile portare il conto della spesa in maniera giusta. La nostra speranza però resta questa, soprattutto la nostra speranza è che quest’estate per qualche verso e in qualche zona, si possa tornare a rivivere il senso della libertà, ma civilmente, non un senso della libertà che non rispetti i canoni di quelle che sono le regole del contagio, non è che improvvisamente si può diventare liberi del tutto, potremmo dire ci auguriamo di riavere una libertà relativa, una libertà che ci permetta almeno di stare con i nostri cari e con i nostri amici, il resto verrà piano piano”.