Giordano, la mia cura per Cava - Le Cronache Provincia
Cava dè Tirreni Provincia

Giordano, la mia cura per Cava

Giordano, la mia cura per Cava

di Mario Rinaldi

 

 

La politica scalda i muscoli per le prossime elezioni amministrative. A Cava de’ Tirreni Raffaele Giordano è il candidato a sindaco delle forze politiche del centrodestra cavese, insieme ai gruppi civici alleati. Cardiochirurgo e professore di Chirurgia cardiaca all’Università Federico II di Napoli, Giordano è consigliere comunale di opposizione eletto nella lista civica SiAmo Cavesi. Nella sua corsa a Palazzo di Città è sostenuto dai partiti Fratelli d’Italia, Noi Moderati e Lega, dai movimenti civici SiAmo Cavesi e Le Frazioni al Centro.

Raffaele Giordano, un candidato civico con l’appoggio del centrodestra cavese?

“Mi considero un civico che, però, si colloca nell’area del centrodestra. Ho raccolto questa sfida con entusiasmo, anche perché tanti cittadini credono in me e mi chiedono un cambiamento per la città che, ormai da anni, vive una condizione di stallo. Credo fermamente che, insieme a tanti Cavesi laboriosi, un’inversione di tendenza per la città è possibile. Cava è pronta per un riscatto che parta dalla base: il contributo delle più disparate categorie professionali, accomunate dalla voglia di dare il proprio contributo per valorizzare la nostra Cava, saranno la mia vera forza”.

Quale sarà la priorità della sua azione amministrativa?

“Formare una squadra in cui ognuno rappresenti il meglio della sua categoria professionale e azzerare la distanza tra il Palazzo e la città reale che non è mai stata così ampia come in questi ultimi anni. Chi vorrà sposare il mio progetto dovrà essere innamorato della città e dimostrare serierà e competenza. Questi dieci anni di amministrazione Servalli ci consegnano una città trascurata e priva di entusiasmo. Su questo terreno c’è tanto da recuperare”

Quali saranno i punti cardine del suo programma elettorale?

“Questi mesi che ci separano dalle elezioni comunali della prossima primavera serviranno per accelerare e portare a termine il lavoro già avviato per la definizione del programma che sarà semplice e concreto, basato su quattro punti cardine. Al primo posto c’è la riorganizzazione della macchina comunale. Ci sono settori al limite della sopravvivenza che rischiano di essere sospesi. Mi riferisco alla polizia municipale, che nel prossimo anno vedrà una decina di pensionamenti. I servizi sociali con 1 assistente sociale ogni 12mila abitanti a fronte di 1 ogni 5000 previsti, oppure gli uffici tecnici dove se manca l’addetto chiude l’ufficio. Grande attenzione sarà data al decoro urbano: una migliore vivibilità della città passa per strade pulite, verde pubblico curato, parchi fruibile, igiene urbana, viabilità. Cose semplici, naturali, quotidiane che però sono tremendamente mancate in questi anni. Cose che ci fanno vivere meglio giorno dopo giorno, cose normali che a Cava scarseggiano. È necessario, poi, incoraggiare il commercio, vera vocazione della città – anche grazie ad una programmazione culturale all’altezza di una città come Cava – ed il folklore che rappresenta un patrimonio identitario tutelato dalle tante associazioni presenti sul territorio. Da medico, infine, non potrò non prestare attenzione alla sanità: garantire un’assistenza sanitaria adeguata alle esigenze dei cittadini è una priorità dell’amministrazione e un baluardo di civiltà dal quale non si può prescindere”.

In che modo pensa di salvaguardare la sanità a Cava?

“La tutela della salute è la prima missione di un’amministrazione. La vigile sorveglianza che i servizi dell’ospedale cittadino rispondano all’esigenze della città è l’obiettivo primario di un sindaco. Bisogna assicurarsi la capacità dell’ospedale cittadini di dare una risposta all’emergenza/urgenza clinica di un cittadino, di garantire la stabilizzazione e l’eventuale trasferimento presso una struttura di livello e competenza superiore. I vari servizi della Medicina Territoriale attualmente sono alla diaspora sul territorio cittadino. A risoluzione di questa annosa problematica ci sarà la nascita della Casa di Comunità, una struttura che ingloberà in un unico sito i servizi territoriali, facilitando l’accesso al cittadino. Compito dell’amministrazione sarà agevolare la realizzazione delle nascenti strutture, Casa ed Ospedale di Comunità, finanziata con fondi PNRR ed assicurare che ci sia un corretto rapporto tra servizi erogati ed esigenze della città”.

Nella sua visione, quali opere pubbliche ritiene realizzabili e utili per la città?

“La priorità è il recupero dei grandi contenitori dismessi quali Villa Rende e la Mediateca. È necessario valorizzare il Palazzetto dello sport, sfruttare al meglio l’area mercatale e definire una sede dignitosa per l’accentramento dei servizi sanitari. Poi se c’è spazio per sognare, daremo vita ad una grande opera pubblica che già abbiamo in mente. Saranno opere al servizio dei cittadini e non frutto di occasionali finanziamenti, opere che non devono diventare un onere per la collettività, ma una potenzialità da sfruttare”.

Ha già pensato ad uno slogan che faccia subito intuire le direttive della sua azione amministrativa?

“Il mio slogan sarà “Avrò cura di te”. E lo farò con tutto l’entusiasmo e lo spirito di abnegazione che mi hanno sempre accompagnato nella mia professione e nella vita, prestando attenzione alle piccole cose che potranno migliorare la vivibilità dei cittadini, senza trascurare la visione di città che ho in mente e che proietterà Cava nel futuro”. Non vede l’ora di scendere in campo Giordano, consapevole del fatto che potrà fare bene con la speranza di conquistare Palazzo di Città e i suoi elettori.