di Andrea Pellegrino
«Area Popolare è un progetto vivo e vincente in Campania. De Mita? Sono prevalse scelte personali. Abbiamo tentato un accordo fino alla fine».Gioacchino Alfano, sottosegretario alla Difesa e coordinatore regionale di Ncd presenta il progetto politico in vista del voto del 31 maggio e spiega i motivi dello strappo con l’Udc di Ciriaco De Mita. Ncd in campo con Caldoro ma l’Udc e con De Luca.
Area popolare che fine farà in Campania?
«Area Popolare in Campania è un progetto che rimane vivo perché è l’unica alternativa alla sinistra, all’estremismo di Salvini e al fallimento del progetto del vecchio centrodestra. Per ora c’è stato solo un incidente di percorso, una separazione dagli amici con cui condividiamo ugualmente un percorso e che non compromette un progetto di ampio respiro. Il centrodestra, dopo venti anni, aveva bisogno di essere ripensato, di essere rifondato. E Area popolare può essere il primo nucleo di una nuovo progetto politico vincente. Come ha evidenziato il nostro leader Angelino Alfano, Area popolare sarà un successo e saremo una sorpresa soprattutto in Campania».
La strana coppia De Mita – De Luca. Eravate ad un passo dall’intesa con l’Udc, cosa è accaduto nella famosa notte di Marano?
«Noi abbiamo provato a tenere unite tutte le forze moderate. Non abbiamo posto veti né ne accettiamo. Questo ha fatto sì che l’Udc scegliesse di correre con De Luca. Sono prevalse delle scelte personali che noi rispettiamo». Ncd con Caldoro, su quali basi si fonda il ritrovato accordo con l’attuale governatore? «Perché con Caldoro abbiamo #finalmenteilfuturo. L’accordo si basa sulla volontà di creare un progetto alternativo nell’alveo delle forze di centrodestra. In Campania con Caldoro ricostruiremo sulle fondamenta del passato il futuro di un nuovo centrodestra. Caldoro è persona seria e un bravo amministratore che ha portato avanti un lavoro serio e proficuo e noi abbiamo contribuito con i nostri assessori e consiglieri regionali, supportando lealmente la maggioranza».
Che prospettive politiche per l’area centrista?
«L’area centrista è un progetto che attira ed emoziona. Dopo il fallimento del progetto del centrodestra a traino berlusconiano e l’implosione di Forza Italia, come dimostra la debacle in Trentino dove è passato dal 21% al 3%, è necessario ricostruire un’area di riferimento per i moderati italiani. Si tratta di milioni di voti in fuga che non hanno più un riferimento. A loro ci rivolgiamo, a quella prateria che non vota Renzi e non si riconosce nella deriva estremista e lepenista di Salvini. Abbiamo tutti gli ingredienti per diventare il riferimento dei moderati. Alle Europee abbiamo ottenuto un discreto risultato, abbiamo raggiunto il 9% in Calabria, alle Provinciali siamo andati oltre le previsioni. Alle Regionali saremo la vera sorpresa in termini di consensi e di idee».
Il programma di Ncd e i suoi candidati?
«Abbiamo candidato rappresentanti della società civile ma anche esponenti della giunta Caldoro. Poi abbiamo anche un generale dell’Arma come capolista in Campania, per esempio. Il nostro obiettivo è stato quello di continuare il buon lavoro avviato da questa amministrazione». De Luca e la Severino. Potrà governare se eletto? «Per quanto discutibile e scritta male, la Severino è una legge e pertanto va rispettata. Sarà poi, nel caso, la Consulta a decidere. Ma non credo che si porrà alcun problema: le elezioni le vinceremo noi e sarà ancora Caldoro a governare la Regione Campania. La gente è stufa di De Luca che non è affatto un esempio di buon governatore. Tutti ricordiamo che lui è stato protagonista della peggiore stagione di governo della Campania negli anni 2000-2010 con debiti, disastri ambientali, delle scriteriate politiche occupazionali e mancato utilizzo fondi Ue. De Luca è stato sindaco di Salerno, che oggi si trova in una difficile situazione economica, vicina al dissesto finanziario e con innumerevoli opere incompiute».
Perché i campani dovrebbero ridare fiducia a Caldoro?
«Caldoro è un esempio di buon governo che ha risollevato la Campania su sanità, lavoro, grandi opere e nuove tecnologie. Infatti, per la prima volta il bilancio della sanità risulta in attivo ed è stato azzerato il deficit, abbiamo mille posti letto in più e oltre mille nuove assunzioni con lo sblocco del turn over. Sul piano del lavoro abbiamo investito 347 milioni per l’occupazione che ha portato a 46 mila nuovi posti di lavoro e in 5 anni c’è stato il 60% del reimpiego dei cassintegrati. Dal 2012 è stata quadruplicata la spesa dei fondi europei e sono stati investiti 2 miliardi in scuola urbanistica e ambiente con l’82% dei progetti per la riqualificazione approvati. la Campania è la prima regione ad aver avviato il piano della Banda ultralarga e ha investito 55 milioni di euro nei distretti ad alta tecnologia coinvolgendo 500 imprese e 3000 occupati».
E perché votare Ncd-Campania Popolare?
«Noi sosteniamo questo progetto di rilancio della regione che è possibile solo con Caldoro e perché Area Popolare può essere uno dei capisaldi della nuova realtà moderata, del nuovo cantiere che ricostruirà il centrodestra».