GIFFONI VALLE PIANA. E’ già pieno scontro elettorale nel comune picentino.
A darsi battaglia Ugo Carpinelli, cinque volte sindaco, e Antonio Giuliano, entrambi candidati alla poltrona di primo cittadino.
Duro attacco nei giorni scorsi in un’intervista di Carpinelli contro Giuliano. Dalle dichiarazioni di Carpinelli sembra capirsi che il suo competitor, nella passata amministrazione vicesindaco, avrebbe potuto finanziarie lo screening ambientale riducendo il compenso di 45mila euro l’anno ricevuto per fare il vice del primo cittadino. «Preferirei non commentare una simile panzana –ha affermato Giuliano-. Carpinelli è un esponente della vecchia politica e certe iniziative le doveva prendere lui da anni. Se nell’intervista si riferiva al mio compenso da vicesindaco, lo ha moltiplicato per dieci. Nell’intervista, l’ex sindaco ha elencato una serie di falsità che sfiorano il ridicolo. In prima istanza la sua scelta di candidarsi non nasce dall’invito dei cittadini ma da una sua iniziativa pubblica nel convento San Francesco. Molti ricorderanno un “ambizioso” manifesto del 2011, quando a seguito della debacle al consiglio regionale si proponeva come candidato sindaco al posto del nipote, salvo poi rinunciarvi».
Carpinelli ha anche definito sulla stampa lite di cortile quella tra lei e suo nipote nonché ex sindaco Paolo Russomando.
«Le mie scelte politico-amministrative sono legate esclusivamente al conseguimento del bene comune. Lo stesso “zio” ha riconosciuto l’assurdo atteggiamento del nipote sindaco per assecondare la sua ambizione di candidarsi al consiglio regionale. Personalmente ho tentato in ogni modo di non interrompere l’attività amministrativa. Inoltre, nel criticare l’operato del nipote lo zio dimentica di esserne stato capogruppo con delega all’attuazione del programma fino a tre anni e mezzo fa».
Torniamo alle dichiarazioni sullo screening ambientale rilasciate da Carpinelli…
Sulla vicenda screening ambientale il sottoscritto nella redazione del bilancio 2013 inviava una missiva all’Assessore al Bilancio in cui si chiedeva l’inserimento di queste somme, ma mi veniva risposto che non vi erano i fondi e che era necessario rinviare la questione. Purtroppo si tende a banalizzare una situazione che per i cittadini assume toni drammatici. Avverto la necessità dei Giffonesi di fare chiarezza su questioni importanti, cosa vi è di nascosto nella storia di questo paese e nel nostro territorio. Riguardo l’indennità del Comune, da vicesindaco, torno a precisare che percepivo una cifra mensile di circa 400 euro. Probabilmente il mio antagonista è rimasto ai tempi del consiglio regionale quando portava a casa la cifra di 15mila euro al mese, oppure ai tempi della Centrale del Latte e dell’Asis quando percepiva “solo” 70mila euro annui, vincendo la classifica dei più pagati delle partecipate in Provincia di Salerno. Con i soldi dello zio consigliere regionale, a titolo di esempio, si potevano avviare progetti in servizio civile per 35 giovani disoccupati di Giffoni Valle Piana, oppure pagare un reddito di cittadinanza ad una trentina di famiglie bisognose. L’ex sindaco fa parte di quei politici che non vogliono rinunciare ai vitalizi e alle pensioni faraoniche in disprezzo dei tanti cittadini in difficoltà. Quando si parla di soldi pubblici bisognerebbe solo avere un pizzico di decenza».
Torniamo, invece, alla sua campagna elettorale, come procede?
«Benissimo. Il rapporto con la gente, il loro affetto e il loro sostegno rendono piacevole una campagna elettorale che noi affrontiamo con le proposte, altri con bassezze e menzogne. Nei prossimi giorni lanceremo due iniziative pubbliche nelle frazioni di Giffoni Valle Piana parlando di periferie e proprio delle frazioni, agricoltura, giovani e disoccupazioni. Sarà l’inizio di quegli incontri di cui parlavo in un’intervista di qualche giorno fa al vostro quotidiano».