“Il Fami, Fondo Europeo Migrazione Integrazione, che può contare su una dotazione finanziaria di oltre un miliardo di euro per il periodo 2021-2027, è destinato alla realizzazione di azioni complementari che si vanno ad aggiungere ai consistenti investimenti per l’accoglienza messi in campo direttamente dall’Italia. Ad oggi oltre il 65% delle risorse del Fami sono già state investite per progetti in materia di asilo, integrazione, rimpatri ed interventi di reinsediamento e ammissione umanitaria”. Lo dice il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi in un messaggio rivolto ai giovani al festival di Giffoni, spiegando a cosa serve lo strumento finanziario istituito con l’obiettivo di promuovere una gestione integrata dei flussi migratori sostenendo tutti gli aspetti del fenomeno: asilo, integrazione e rimpatrio. “Uno strumento di grande importanza – sottolinea – per sviluppare una politica comune europea in materia di asilo, contribuire alla gestione efficace dei flussi migratori e promuovere l’integrazione”. Per il secondo anno consecutivo si è stabilita una costruttiva collaborazione tra Giffoni e il Fami. Le attività del Fondo sono state illustrate nel corso di un incontro in Sala Blu con i ragazzi di Giffoni Impact!. “La rilevanza strategica del Fondo risulta tanto più evidente alla luce dei valori posti a fondamento del nuovo patto sulle migrazioni e l’asilo, adottato dal Consiglio e recentemente approvato dal Parlamento Europeo, che definisce la nuova disciplina europea per la gestione del complesso fenomeno migratorio” aggiunge Piantedosi. “Nel patto – aggiunge Piantedosi – mi piace sottolinearlo, l’integrazione dei migranti e il dialogo comune assumono importanza centrale per promuovere società più inclusive. In molti passaggi lo stesso patto pone l’accento sui giovani stranieri, riconoscendo il valore dell’educazione e dell’istruzione ai fini della loro integrazione, baluardo contro fenomeni di emarginazione e possibili forme di devianza. Non va dimenticato che lo sviluppo di società inclusive è un processo bidirezionale che richiede l’impegno sia dei migranti che della comunità che li accoglie, dunque la messa a disposizione di luoghi e di opportunità di incontro e di interazione reciproca. Ecco il programma nazionale, il documento di programmazione strategica, che indica gli obiettivi a cui l’utilizzo delle risorse del fondo asilo migrazioni integrazioni tende, valorizza proprio questo processo attribuendo rilievo centrale all’accoglienza e all’integrazione dei minori stranieri è una centralità che si basa sulla scelta strategica di privilegiare un target particolarmente vulnerabile e bisognoso di specifiche attenzioni, attivando servizi complementari rispetto a quelli previsti a favore dei migranti adulti prevalentemente finanziati con risorse nazionali”. “In tale prospettiva – conclude Piantedosi – grazie al Fondo Asilo Migrazione Integrazione 2021-2027 sarà così possibile potenziare i servizi di accoglienza in favore dei minori stranieri non accompagnati, promuovere l’istituto dell’affido dei minori presso famiglie, migliorare l’inclusione scolastica di adulti e studenti stranieri, e promuovere la partecipazione attiva delle seconde generazioni alla vita economica, sociale e culturale del Paese. Sarà altresì possibile promuovere il dialogo interculturale ed interreligioso, quale fondamentale elemento di conoscenza e accettazione reciproca e antidoto contro possibili forme di estremismo, nonché strumento essenziale per prevenire e contrastare le discriminazioni. È chiaro allora come il Fami rappresenti uno strumento in grado di fornire un contributo significativo alle politiche in materia di migrazione perseguita dal governo”. Il ministro ha anche detto che ha accolto “con particolare piacere l’invito a partecipare alla 54/a edizione del Giffoni Film Festival rivoltomi dal fondatore e direttore Claudio Gubitosi, un appuntamento di grande importanza che sa unire svago e socialità a momenti di riflessione e confronto su temi di attualità, stimolando lo spirito critico dei giovani giurati e concorrendo a svilupparne la partecipazione attiva alla vita civile”.
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