di Erika Noschese
“Resto il candidato sindaco di Salerno di Tutti ma aperto al dialogo e al confronto. Lo ha dichiarato Gianpaolo Lambiase, capogruppo di Salerno di Tutti e consigliere uscente che spera ancora in una sinistra unica, una forte coalizione come alternativa all’amministrazione Napoli. Proprio in queste settimane, infatti, la sinistra sembra essersi spaccata, anche con la nascita di Primavera Salernitana che sembra pronta a presentare il proprio candidato alla carica di primo cittadino e che, a conti fatti, non sembra corrispondere al nome di Lambiase. “Il gruppo che si rifà a Primavera Salernitana fa bene a mettersi insieme e a colloquiare con altri movimenti ma spero si trovi un punto di incontro per avere un’alternativa sempre più forte”, ha infatti dichiarato il consigliere uscente. Consigliere Lambiase, è tempo di bilanci anche per lei… “Abbiamo presentato il rendiconto delle attività, proposte, iniziative che ho portato avanti con un gruppo numeroso di amici e compagni che mi hanno aiutato in questo lavoro. Iniziative che credo siano tutte quante concrete, rispondenti alle esigenze dei cittadini, della popolazione. Sono iniziative che riguardano le questioni ambientali, l’inquinamento grave che c’è a Salerno, sia da traffico sia da industria come le Fonderie Pisano; iniziative che riguardano l’inquinamento del mare, legate alla sollecitazione forte che stiamo facendo – anche attraverso una raccolta firme – per lo stop al consumo del suolo ed evitare la continua cementificazione del territorio. Iniziative e proposte che, in alcuni casi, sono state anche recepite dalla maggioranza e dall’amministrazione comunale che riguardano la razionalizzazione delle società miste, dei servizi svolti per i cittadini; riguardano il recepimento di risorse che non venivano richieste, da anni, dall’amministrazione comunale e che servono al bilancio per dedicarli a questione più urgenti rispetto a quelle che vengono portate avanti; risparmi negli sprechi; controllo della migliore efficienza della macchina comunale, servizi da organizzare meglio soprattutto in questa fase emergenziale per quanto riguarda le Usca e le vaccinazioni la cui attivazione l’abbiamo messa in campo e recepita all’unanimità dagli istituti di partecipazione e la costituzione della consulta dei giovani, della sanità, la possibilità per i cittadini di partecipare ai referendum e le iniziative popolari che, fino a qualche anno fa, non erano nelle intenzioni dell’attuale maggioranza. Ci stiamo preparando per la prossima scadenza elettorale. Siamo pronti ad affrontare le prossime elezioni ma con un occhio di riguardo rispetto a ciò che si muove all’opposizione rispetto all’attuale maggioranza, in particolare alle coalizioni, i movimenti di sinistra e civici che, a mio parere, se trovano un percorso comune possono sicuramente mettere in difficoltà l’attuale maggioranza e ottenere un risultato che potrà mettere in discussione la prossima amministrazione comunale”. Si parla di una sinistra spaccata, con movimenti che stanno proponendo altri nomi per la candidatura a sindaco. Cosa sta cambiando dopo l’annuncio della sua volontà di candidarsi alla carica di primo cittadino? “Sta cambiando la situazione: i consiglieri che hanno lasciato la maggioranza avevano intrapreso un percorso che, per quanto mi riguarda, non era del tutto condivisibile perchè non c’era distinzione tra destra, sinistra pur di fare una grande coalizione che si opponesse all’attuale maggioranza; penso che bisogna fare, ed ampliare, la coalizione di opposizione alla maggioranza ma con un’identità precisa rispetto ai temi e alle proposte da portare avanti. Con la stragrande maggioranza dei rappresentanti del centrodestra io non mi trovo niente in comune, non mi trovo con loro neanche sulle proposte da fare: c’è necessità di proporre ai cittadini un progetto nuovo, condiviso, che possa dare una svolta e cambiare pagina a Salerno città”. Lei resta il candidato sindaco di Salerno di Tutti? “A questo punto sì ma un candidato sindaco aperto al confronto, alla costruzione di una coalizione più ampia”. Tra le novità Primavera Salernitana che sta portando avanti delle discussioni. Il candidato sindaco però non sembra essere lei, crede si possa verificare una scissione? “No, non credo. Primavera Salernitana penso faccia bene a mettere insieme parte della sinistra che rappresento insieme al gruppo e agli amici che mi danno una mano; una sinistra che, tra l’altro, credo abbia dimostrato un lavoro costante di opposizione, intenso sul territorio, con un rapporto continuo con i cittadini. Il gruppo che si rifà a Primavera Salernitana fa bene a mettersi insieme e a colloquiare con altri movimenti ma spero si trovi un punto di incontro per avere un’alternativa sempre più forte”. Ultima battaglia, in ordine cronologico, riguarda gli alberi dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona… “Ieri (mercoledì per chi legge ndr) abbiamo avuto un incontro con il sindaco e l’assessore all’Ambiente Angelo Caramanno con tre rappresentanti del nutrito gruppo di operatori sanitari che ha firmato l’appello per salvare i nove cedri decennali, altissimi, all’interno dell’area dell’ospedale Ruggi d’Aragona. Il sindaco ha recepito le nostre preoccupazioni perchè il progetto – e ciò che la direzione generale intende – è fare tabula rasa per realizzare un parcheggio di oltre 80 posti macchina ma sia le perizie degli agronomi dell’ospedale sia le perizie dell’agronomo incaricato dal Comune ha dato indicazioni per la salvaguardia di questi alberi storici. Il sindaco ha recepito le nostre richieste, soprattutto quella fatta dai tre operatori sanitari, attraverso una lettera aperta. La direzione e l’ingegnere incaricato dei lavori deve modificare leggermente il progetto: eliminare al massimo 4 posti auto e salvare 9 cedri, una risorsa per tutta la città”.