di Arturo Calabrese
Telese Terme, nel beneventano, ha segnato un importante appuntamento per Forza Italia. Una vera e propria festa di partito nella quale sono stati contenuti incontri, dibattiti, riflessioni e non sono mancati i momenti goliardici come il concerto di Mogol e del cantante Gianmarco Caroccia dedicato al ricordo di Lucio Battisti, personaggio inserito nel pantheon di Forza Italia dei personaggi illustri. Presenti tutti i massimi esponenti di Forza Italia, compresi ministri e sottosegretari, che hanno portato il loro contributo alla causa. A margine della tre giorni, il senatore Maurizio Gasparri, le cui origini sono legate alla provincia di Salerno, ha rilasciato una lunga intervista nella quale sono stati toccati vari temi.
Senatore, appuntamento importante in vista anche delle Regionali in Campania…
“Ha partecipato tutta la classe dirigente di Forza Italia e molti giovani. Abbiamo contato 130 interventi e molti anche di ragazzi che hanno illustrato i personaggi del nostro pantheon che va da Guglielmo Marco a Winston Churchill senza ovviamente dimenticare Silvio Berlusconi e personalità di spicco della storia d’Italia come Paolo Borsellino, Norma Cossetto, don Luigi Sturzo. In Campania, se verrà ascoltata la nostra indicazione di allargare ad una figura che sia civica per il ruolo di presidente, possiamo considerare la partita affrontabile e vincibile. Ovviamente sarà una sfida impegnativa perché dall’altra parte si sono unite le logiche deluchiane e la demagogia grillina, ma se il centrodestra aggiunge al suo gruppo la qualità del mondo civico potrà giocarsela e mi auguro anche sull’onda del risultato delle Marche che è stato assolutamente positivo come anche sulla scorta di questi eventi. Forza Italia, in Campania, ha alte aspettative perché giustamente è una regione molto importante”.
Lei ha parlato della presenza di tanti giovani: quanto Forza Italia punta su di essi?
“Molto. A maggio abbiamo celebrato il congresso del movimento giovanile portando alla segreteria un ragazzo di 25 anni mentre il suo predecessore è oggi un dirigente del partito a livello nazionale. Abbiamo affidato ai giovani, qui a Telese, tantissimi interventi perché vogliamo che inizino a camminare sulle loro gambe, a sporcarsi le scarpe se necessario, a rialzarsi dopo essere caduti. Devono imparare ad affrontare al meglio le sfide che la vita e la politica mettono loro davanti. E soprattutto è necessario che conoscano il movimento liberale alternativo alla sinistra. Nelle competizioni elettorali, al fianco degli esperti candidati, siamo e saremo in grado di presentare questi volti nuovi che sono l’oggi del partito e saranno anche il suo domani. Dobbiamo costruire la nuova classe dirigente e siamo molto fiduciosi. Nei sondaggi recenti, inoltre, abbiamo visto che Forza Italia è molto forte nel segmento giovanile al voto. È evidente che un’area liberale è molto più moderna rispetto ad altre”.
Il Governo Meloni sta diventando il più longevo della storia della Repubblica e Forza Italia fornisce un contributo importante…
“È il centrodestra immaginato e voluto da Berlusconi. Una coalizione che sta portando l’esecutivo a segnare un primato di legislatura che durerà cinque anni con l’opzione per altri cinque. Ciò, seppur le elezioni del 2027 siano ancora lontane, potrebbe segnare qualcosa di nuovo per la Repubblica Italiana ed il merito è da scrivere sia all’intuizione di Silvio Berlusconi ma anche alla capacità di Forza Italia di allargare sempre di più all’area moderata e di centro questa coalizione. Un centro che va da solo non ha alcuno spazio ma quello che si unisce ad un polo può fare tanto. Oggi quella casa è il centrodestra. La sinistra, tra cortei per la Salis, cortei pro Pal, è più fluttuante verso la flotilla che verso i problemi reali e questo fa capire la differenza tra chi sta con il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e chi sta con Hamas e con la Salis”.
A Salerno si sono aperti due processi importanti: quello su Franco Alfieri e quello sull’uccisione di Angelo Vassallo, nel quale il Governo si è costituito parte civile…
“Franco Alfieri ha avuto un ruolo fondamentale per il percorso di Vincenzo De Luca e quindi possiamo dire che non c’è Alfieri senza De Luca e che non c’è De Luca senza Alfieri. Speriamo che adesso qualcuno se ne accorga. Sul caso Vassallo, che ho seguito in Commissione Antimafia, è palese come la vicenda sia ancora oggetto di approfondimento perché la verità è ancora più articolata di quella che è emersa fino ad ora. Il Governo parte civile è un segnale ma è necessario attendere l’esito del processo perché ci sono stati altri arresti ed altre situazioni che si sono rivelate non fondate”.





