di Monica De Santis
Il ritorno alla zona gialla fa tirare un sospiro di sollievo ai titolari delle strutture alberghiere della nostra provincia. Ovviamente permane un clima di cauto ottimismo perchè il rischio che la situazione possa purtroppo cambiare è altissimo… “Il passaggio in zona gialla è naturalmente una cosa positiva, che ci consente, da subito, l’interscambio con le altre regioni gialle. – spiega Salvatore Gagliano, titolare di un’importante struttura alberghiera a Positano – Ovviamente dobbiamo fare molta attenzione perché se la situazione peggiora c’è il serio rischio di perdere questo beneficio. È importante che, il Governo abbia dato, delle indicazioni per le riaperture, come la possibilità di consentire alle persone di andare al mare in spiaggia, così com’è importante che dal 15 maggio venga consentito agli ospiti di poter utilizzare le piscine. Però è chiaro, che, parlando soprattutto della Costiera Amalfitana, il problema più grande, e che deve essere risolto, è quello dell’apertura al mercato americano. Da ieri circola la notizia che gli americani regolarmente vaccinati hanno la possibilità di poter venire in Europa. Se così fosse sarebbe un fatto positivo che ci aiuterebbe a far ripartire il settore”. Ovvviamente servirebbe anche accelerare la campagna vaccinazione qui da noi? “L’apertura ai turisti americani ci pone nelle condizioni di poter fare ciò che lo scorso anno non abbiamo assolutamente fatto. Ma si, è determinante, e su questo faccio un appello al Governatore, affinchè dopo la vaccinazione di massa nelle tre isole punti a vaccinare gli operatori turistici delle costiere amalfitana e cilentana, perché è impensabile poter far turismo senza che si possa garantire agli ospiti di trovare una situazione Covid free. Quindi chiaramente, un’iniziativa come quella prevista per le tre isole non solo consentirebbe ai nostri collaboratori di lavorare in sicurezza, ma ci consentirebbe di garantire ai nostri clienti ambienti sani e sicuri. Se iniziasse anche nelle due fasce costiere della nostra provincia la campagna vaccinale per gli operatori turistici allora si potrebbe iniziare sin da subito una campagna di propaganda per attirare i turisti nelle nostre zone. Quindi se ci danno questa possibilità sicuramente significherebbe fare un ulteriore passo avanti. D’altra parte se questo principio va bene per le isole perchè non potrebbe andare bene anche le nostre due coste. Assumere questa decisione e poter dare la possibilità a tutti gli operatori turistici di poter essere vaccinati potrebbe essere davvero la soluzione per il rilancio del turismo nelle nostre zone. Senza contare che per velocizzare le operazioni e magari il pagamento delle spese che vi sono per una campagna vaccinale di questa portata si potrebbe chiedere ai comuni interessati di utilizzare i soldi della tassa di soggiorno”. Cosa si potrebbe fare ancora per il rilancio del turismo? “Come dicevo la miglior medicina, per far sì che i clienti possono ritornare, è quella di dare sicurezza. Partiamo dal presupposto che abbiamo buttato via il mese di aprile dove, in concomitanza con la Pasqua in genere gli alberghi della Costiera Amalfitana erano tutti aperti e pieni e anche quest’anno purtroppo non è stato così. Anzì siamo ancora tutti chiusi. Quindi la prima cosa da fare per il rilancio del turismo è davvero ridare sicurezza alle strutture alberghiere. Oggi noi albergatori della costiera amalfitana stiamo valutando un eventuale ripresa però abbiamo bisogno di capire anche in che maniera ci faranno aprire. Personalmente ho tra i 70/75 in trepidante attesa di risposte su quando potranno tornare a lavorare. Ma ovviamente il quando spetta al Governo. Noi la nostra parte l’abbiamo fatta. Ad esempio la mia struttura è stata attrezzata al meglio per poter ospitare la clientela straniera, siamo prontissimi. Aspettiamo, come detto, le ultime indicazioni. Si potrebbe, però, ipotizzare un’apertura che va fra il 15 maggio ed il primo giugno. Questo non solo per la mia struttura, ma parlo anche a nome degli altri, perché tra noi albergatori ci sentiamo e l’orientamento bene o male è questo”. Resta però la chiusura a matrimoni ed eventi, anche all’aperto, questo per strutture come la sua è un altro danno economico non indifferente? “Questa è un’altra nota dolente. Tutti gli eventi di aprile e maggio, che erano stati prenotati nella mia struttura sono stati cancellati. Fortunatamente qualcuno è spostato a fine stagione estiva, qualcun altro al prossimo anno. Certo che se non danno la riapertura ai matrimoni e cerimonie in genere per noi è davvero un altro danno economico. Perchè nei periodi di bassa stagione, tutti sanno che strutture alberghiere come la mia, riescono a sopravvivere grazie a questi eventi. Ecco perchè anche in questo caso il Governo dovrebbe prevedere quando prima un piano per far effettuare gli eventi in piena sicurezza negli alberghi”.