Salvatore Gagliano dice addio al Consiglio comunale di Salerno. Si dice stanco della piega che ha preso la politica salernitana, soprattutto in vista delle prossime elezioni comunali. Da tempo latitante al Comune di Salerno, l’ex candidato sindaco, sfidante di Vincenzo De Luca e Anna Ferrazzano, lascia lo scranno consiliare a cinque mesi dal termine della consiliatura. Al suo posto, a sedere fino a giugno tra i banchi del salone dei marmi del Comune di Salerno, sarà il medico Corrado Naddeo, primo dei non eletti tra le fila dell’Udc, partito di militanza di Gagliano all’epoca delle scorse elezioni comunali, prima del transito in Forza Italia da cui, di fatto, è poi uscito sbattendo la porta e attaccando tutto e tutti. Si dice anche piuttosto perplesso per come il centrodestra si sta avviando ad affrontare questa competizione elettorale, perso tra una miriade di nomi che non mettono d’accordo nessuno. Cronaca di una sconfitta annunciata, insomma, per l’ormai ex consigliere comunale, convinto che tutte le beghe e le liti sul nome del candidato sindaco per il centrodestra alle elezioni di giugno siano solo una prova di forza tra le diverse anime al fine di imporsi alle prossime Politiche, assicurandosi così un posto nelle liste bloccate. «E’ pressoché impossibile vincere, lo dico da tempo – ha affermato Gagliano nel corso di una conferenza stampa – Queste elezioni servono solo a chi sta a Roma, a chi vuole candidarsi lì perché ci sono le liste ancora bloccate e ha bisogno dei voti di Salerno da portare a Roma e poter rivendicare un posto in lista, vantando di aver portato un 4-6%, continuando a giocare sotto l’aspetto politico a giocare con la gente della nostra città e della nostra provincia. La gente è stufa, stanca e quindi ha bisogno di risposte che continuando così non arriveranno mai». E Gagliano traccia anche un bilancio di questi quattro anni e mezzo trascorsi tra i banchi dell’opposizione. Quattro anni e mezzo in cui «molte volte – ha detto – avrei voluto dire sì in Consiglio comunale ma poi mi sono astenuto», sottolineando in tal modo di non condividere un modo di fare opposizione esclusivamente votato all’andare contro la maggioranza. A Salerno, infatti, secondo Gagliano, «manca una proposta alternativa che non dà la possibilità di votare diversamente». Ad esempio, in merito al Crescent l’ex consigliere comunale afferma che «non doveva proprio iniziare ma arrivato al punto dove è arrivato va ultimato. Con delle piccole modifiche sarebbe potuto essere un’opera bella e valida per Salerno». Pur affermando che, per ora, la politica non gli interessa, Salvatore Gagliano non chiude tutte le porte: «Io sono un tecnico e come tale sono a disposizione di chi me lo chiederà. Per anni, ad esempio, è stata fatta dura opposizione alla politica di Valiante nel Cilento salvo poi stringere accordi con lui quando si era in Provincia. Il mio alveo resta sempre quello di centrodestra e se avessi voluto prendere altre strade mi sarei candidato alle Regionali e sicuramente sarei andato a fare il consigliere ma al momento la politica non mi interessa. Sono stanco, sono demotivato e quando mancano le motivazioni non è onesto, nei confronti di chi ti ha dato fiducia, continuare a stare in quel posto».
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