di Andrea Pellegrino
Siamo alle solite. Nuovo furto alle poste di via Paradiso di Pastena, nuovo allarme sicurezza dei sindacati. Eppure parliamo di quella struttura che dovrebbe ospitare la nuova filiale delle Poste di Salerno, quando i dipendenti lasceranno (pare questione di settimane) il prestigioso palazzo di Corso Garibaldi che a sua volta diventerà un albergo di lusso. Ma «qui mancherebbero le basilari norme di sicurezza», dice Francesco Grillo, vicesegretario regionale della Failp Cisal (nonché segretario provinciale) che accusa: «Non è possibile che si lasci una struttura incustodita, la stessa struttura che deve ospitare la nuova filiale di Salerno».
Le telecamere? Come spesso accade, non funzionanti. Facendo una stima pare che i sistemi di videosorveglianza (soprattutto quelli pubblici) siano quasi sempre spenti, soprattutto quando servono realmente. E così è accaduto anche al Cpo di Pastena: «Le telecamere sono fuori uso – spiega Grillo – per i lavori in corso di adeguamento della sede. Tra l’altro, al di là del sistema di videosorveglianza spento non c’è nessun altro tipo di sorveglianza».
Nessuna guardia giurata con un ingresso protetto da una sbarra semi guasta. Insomma denuncia il sindacato: «E’ possibile tutto ciò?». «Tra l’altro – prosegue Grillo – siamo preoccupanti oltre per i furti per l’incolumità del personale. Quella zona è completamente fuori controllo e non c’è da parte dell’azienda nessuna volontà o intenzione, almeno ad ora, di provvedere alla messa in sicurezza della struttura».
Il furto sarebbe avvenuto nella notte tra sabato e domenica. Il caveau è incustodito, completamente, dalle 18.00 di sabato fino alle 24.00 di domenica. E a quanto pare l’intervento dei ladri è stato anche abbastanza complicato. Per scardinare il caveau hanno dovuto utilizzare, sempre secondo la prima ricostruzione, anche arnesi rumori.
All’interno c’è la cosiddetta «posta pregiata», ossia valori, documenti, contrassegni, buoni.
«Noi riteniamo ancora una volta – dice ancora Grillo – che quella struttura sia un colabrodo. Tra l’altro da voci che ci giungono neppure la rete internet sembra che sia stata adeguata. In sostanza si avranno servizi molto più lenti. Poi ci chiediamo ancora: ma c’è una data certa del trasloco? Pare che gli scatoloni siano stati fatti ma siamo ora in una fase di stop». «Attendiamo notizie – conclude il sindacalista – certo è che le nostre preoccupazioni sulla nuova sede della filiale salernitana sono sempre più concrete».