Fuciito: Memoli.,pressing per il primario di urologia - Le Cronache Provincia
Provincia Mercato San Severino

Fuciito: Memoli.,pressing per il primario di urologia

Fuciito: Memoli.,pressing per il primario di urologia

di Mario Rinaldi

 

 

Il pressing attivato dal sindaco Antonio Somma nei confronti della direzione generale del “Ruggi d’Aragona”, a cui fa capo l’ospedale “Fucito” di Mercato S. Severino, sembra aver scosso gli ambienti sanitari. Molto è stato fatto e tanta altra strada c’è ancora da percorrere per giungere a livelli di eccellenza che possano offrire risposte sempre più efficienti nei confronti di un’utenza in costante crescita, anche in considerazione del vasto bacino di utenza che accoglie questa struttura ospedaliera, capace di intercettare pazienti provenienti dalla Valle dell’Irno e dall’agro-nocerino. Sul punto è intervenuto anche il direttore sanitario del “Fucito” Luigi Memoli per raccontare i dettagli delle operazioni in corso.

Direttore Memoli, il sindaco Somma ha fatto pressing in questi giorni nei confronti della direzione sanitaria per conoscere soprattutto i tempi di conclusione dei concorsi in atto per reperire nuovo personale medico. Può spiegarci a che punto sono questi concorsi?

“Innanzitutto vorrei sottolineare che ha fatto bene il sindaco, quale massima autorità sanitaria territoriale, a sollecitare i vertici dell’azienda sulla conclusione del concorso per l’individuazione della figura del Responsabile UOC di Urologia e Litotrissia. Confrontandomi con l’attuale responsabile di Reparto, ho saputo che c’è stata un’ottima risposta, con la presenza di numerosi candidati, tutti molto qualificati. Il concorso dovrà individuare sia il direttore di struttura complessa che il dirigente di Urologia. So che sono a buon punto, ma non mi azzardo di comunicare i tempi di conclusione della selezione perché di solito a rallentare questo percorso sono le procedure di natura burocratica”.

Altro capitolo, il Pronto Soccorso, sempre in affanno. Ci sono possibilità per migliorare il servizio?

“Il pronto soccorso è in affanno perché purtroppo non si trovano medici per l’urgenza. In questo momento sento il bisogno di ringraziare, a nome mio e dell’intera struttura ospedaliera, i medici rimasti in prima linea. Stanno facendo molti sacrifici e non so fino a quando potranno garantire la loro disponibilità per i servizi del Pronto Soccorso. Anche su questo fronte è stato fatto un concorso per internista. Uno è già stato assunto e un altro dovrà arrivare a breve. A questi due nuovi internisti verrà richiesto di impiegare il 50% del loro orario di lavoro in supporto al pronto soccorso per puntare a migliorare l’efficienza delle emergenze”.

E poi c’è il capitolo dei reparti, che al Fucito potrebbero anche essere incrementati. Ci conferma?

“A tal proposito, vorrei sottolineare che c’è un progetto in atto per attivare sette posti letto per il reparto di Endoscopia Digestiva. Se si riuscisse a realizzare sarebbe uno dei pochi presenti in Campania e risulterebbe una vera e propria eccellenza. Questo reparto dovrebbe sorgere dove attualmente è posizionato il centro di diabetologia. Ci avevano garantito dall’Asl, che entro lo scorso 15 gennaio il centro di diabetologia sarebbe stato trasferito in alcuni locali di San Vincenzo. Ma ad oggi questo trasferimento non è ancora avvenuto. Appena si libera la struttura possiamo anche realizzare questo progetto”.

Quindi si sta lavorando per migliorare l’intera struttura ospedaliera.

“Assolutamente sì. Le prospettive sono positive, ma contingenze di varia natura stanno impedendo di avviare tutti i progetti da attuare. Ci sono lavori propedeutici per liberare molti spazi ed attivare altre postazioni. Però non è ancora il caso di forzare gli eventi”.

Dunque, quale futuro per il Fucito?

“All’orizzonte si profila sicuramente un futuro dalle grandi prospettive. Sono state avviate numerose azioni programmatiche utili a realizzare una struttura ospedaliera in grado soddisfare le esigenze dell’utenza. Solo che bisogna far fronte a due aspetti: uno è quello tecnico strutturale e su questo aspetto posso anche annunciare che sono in corso i lavori di realizzazione di una nuova palazzina dove dovranno sorgere i reparti di Cardiologia e la nuova Urologia, che presumibilmente sarà pronta entro il prossimo anno; l’altro aspetto è quello del reperimento di alcune figure professionali al quale stiamo facendo fronte con l’espletamento dei concorsi”. Secondo quanto esposto dal direttore Memoli, il superamento di questi due ultimi ostacoli permetterebbe di avere a disposizione sul territorio un ospedale che potrebbe essere all’avanguardia per molti servizi sanitari.