di Erika Noschese
Un minuto di silenzio per ricordare le tante, troppe vittime di incidenti sul lavoro. È iniziato così ieri a Salerno, il confronto tra Nicola Fratoianni e Giuseppe Conte. L’occasione è data dalla tappa campana di “Proxima”, la festa itinerante di Sinistra Italiana. In piazza Mario Ricciardi, al suo arrivo, sono in tanti a chiedere un selfie al leader del Movimento 5 Stelle. Che, poi, sale sul palco per il dibattito coordinato da Serena Bortone. Ma, prima, sia Fratoianni che l’ex premier si fanno fotografare tenendo tra le mani una t-shirt della Fillea Cgil con un omino che getta un rifiuto e con la scritta: “Differenziamo l’autonomia differenziata”. Tanti e diversi i temi toccati dal coordinatore di SI e dal presidente del M5s. Tra questi, salario minimo, superbonus, migranti, religione e laicità dello Stato. E non mancano le stoccate a Giorgia Meloni, nel giorno del suo incontro con Viktor Orban. La questione migranti «è il clamoroso fallimento della propaganda del Governo», ha dichiarato il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, a margine della festa del partito a Salerno. E in merito al terzo mandato, il leader di SI ha le idee ben chiare e ribadisce il suo categorico no alla richiesta dell’attuale presidente campano Vincenzo De Luca.
Segretario, oggi la festa di sinistra italiana, ospite questa sera anche il Presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte. Si può pensare ad un’ampia coalizione o comunque un’alleanza?
“Io penso quella di un’alleanza sia una prospettiva necessaria, penso che sia opportuno cominciare una discussione, costruire convergenze. Lo abbiamo fatto, lo stiamo facendo in modo molto positivo sul salario minimo, la risposta del paese alla campagna che abbiamo lanciato è una risposta importante. Le persone firmano perché sentono l’urgenza di cambiare le politiche. In questi anni hanno visto rimanere i salari fermi, mentre tutto il resto correva. Dobbiamo costruire una convergenza su altri temi. Sono molti, quindi, i punti di convergenza e per noi queste feste, la festa di Sinistra Italiana, sono l’occasione di un confronto col paese, con le forze politiche di fronte ad una consapevolezza. La destra dei patrioti si è dimenticata del popolo in nome del popolo. Hanno fatto scelte che al popolo non fanno bene. La benzina schizza verso l’alto, l’inflazione continua a correre, i salari stanno fermi, la sanità è sempre più una gimcana nella quale occorre fare il salto mortale triplo per poter accedere al diritto alla cura e i diritti delle persone sono sempre più fragili. Tutto questo non c’entra nulla col popolo e con la sua difesa, né con la patria”.
Salario minimo ma anche sicurezza sul lavoro poche ore fa qui al porto di Salerno, l’ennesimo Incidente mortale: occorre più sicurezza…
“Occorre non solo più sicurezza, occorre cambiare punto di vista, le morti sul lavoro non sono tragedie, sono l’epifenomeno di una strage infinita che ha delle responsabilità, queste responsabilità sono la fisiologia di un sistema malato, sono gli appalti, i subappalti. Sono la corsa al massimo ribasso. Si possono fare delle cose, bisogna decidere di farle perché non basta più il rito della contrizione, del lutto collettivo. Non basta piangere i morti, non basta avere solidarietà per le famiglie di chi resta, bisogna mettere in campo scelte che invertano la tendenza a livello nazionale”.
In coalizione con il Pd a livello nazionale ma a livello locale in contraddizione. Qual è la sua posizione in merito al terzo mandato voluto dal Presidente del Luca?
“Non sono d’accordo: mi pare che su queste questioni il Pd nazionale, dopo l’elezione della Schlein, abbia preso una strada che va in una direzione diversa. Vedremo come evolve. È il dibattito di un altro partito. Noi abbiamo sempre pensato che la costruzione di coalizione in grado di battere la destra resti un obiettivo, si lavora per farlo. Non sempre questo è possibile. E noi ci muoviamo sulla base dell’autonomia del nostro programma e delle cose che pensiamo”.Crede in una coalizione che vede insieme il Pd, Movimento 5 Stelle, magari anche quei pezzi di sinistra che oggi sono un po’ sparpagliati?“Io penso che il Partito Democratico, il Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi e Sinistra innanzitutto siano il cuore di una coalizione potenzialmente alternativa e credo fermamente che si debba lavorare per allargarla ancora. Penso però che per battere la destra servono non solo le forze che si mettono assieme, ma anche programmi ed idee in grado di indicare al Paese un’alternativa credibile”.