Andrea Pellegrino
Franco Alfieri da qualche giorno non è più capo della segreteria del presidente De Luca. Una scelta che sarebbe scaturita dopo la candidatura a sindaco nel comune di Capaccio Paestum. Resta però consigliere politico del presidente per l’agricoltura e la pesca. Insomma, De Luca perde nuovamente il suo capostaff. Una lunga scia di dimissioni partita con quelle di Nello Mastursi, passata per Alfonso Buonaiuto e per Alfieri ormai al suo secondo addio dagli uffici di Palazzo Santa Lucia. Lo scorso anno per la candidatura alla Camera dei Deputati, uscito sconfitto sull’uninominale del suo collegio, e ora per tentare la corsa a sindaco della città dei templi. E oggi inaugurerà il suo primo comitato a Ponte Barizzo, avviando così la campagna elettorale in un terra non proprio facile dal punto di vista politico. Sabato un ulteriore appuntamento a Capaccio. Per ora non ci sono simboli di partito, compreso quello del Partito democratico che con molta probabilità non sarà affidato a nessuno. Tanto meno ad Italo Voza, ex candidato sindaco del Pd, che all’indomani della sconfitta elettorale abbandonò anche i banchi consiliari, quasi in segno di protesta. Ora Voza tenta di ritornare a Palazzo di Città ma oltre gli altri sfidanti, dovrà superare anche l’ostacolo Alfieri. Intanto pare che abbia lasciato gli uffici di Palazzo Santa Lucia anche Assunta Tartaglione, ex segretaria regionale del Pd che, a dicembre, aveva accettato l’incarico di consigliere politico del presidente, sancendo così una sorte di pace politica con Vincenzo De Luca. Ma a quanto pare la presenza della Tartaglione sarebbe durata troppo poco.