Nonostante i cittadini si sentano abbandonati dalla sinaca in quanto a loro detta il risultato raggiunto è scarso, la Francese rincara la dose: «C’è un impegno, agisco con atti amministrativi non di pancia, ma se dovessero prenderci in giro siamo pronti a bloccare l’autostrada». Dopo l’intero giovedì di tensione che si è prolungata per tutta la notte, a Palazzo di Città dinanzi il vice presidente della Regione, Fulvio Bonavitacola prima è stato concordato ed in mattinata sottoscritto l’atto di indirizzo congiuntamente con l’Ente d’ambito e la provincia di Salerno affinché sia immediatamente operativa la moratoria-divieto di nuovi insediamenti industriali per il trattamento e la gestione di qualsiasi tipologia di rifiuto sul territorio battipagliese. «Ho ottenuto anche il divieto a qualsiasi ampliamento dei siti già esistenti», ringhia la sindaca. «Questo è uno degli obiettivi che ci eravamo prefissi e che abbiamo raggiunto. Ora monitoreremo gli atti che il Consiglio provinciale prima e la Regione Campania poi dovranno approvare a tutela della nostra città», conclude la Francese nell’aspetto tecnico incalzando successivamente sul prefetto di Salerno, Francesco Russo, già definito nei giorni scorsi come «L’unico che ci sta dando una mano». « Attendo inoltre la convocazione ufficiale da parte della Prefettura per il Comitato per l’Ordine e la sicurezza pubblica affinché si possa creare una sinergia per prevenire e combattere altrifenomeni degenerativi». È stato dunque fissato il primo tassello per dare la svolta alle politiche economiche, sociali ed ambientali sul territorio battipagliese. Un atto trasversalmente definito concreto dalle classe politica cittadina che apre le porte verso un miglioramento della qualità della vita nella città. «E’ una svolta – trionfa la sindaca – adesso altri Comuni che vivono le nostre condizioni sicuramente seguiranno il nostro esempio». Nel corso della ricca di appuntamenti giornata di ieri la sindaca ha nuovamente chiesto al presidente della commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra, di essere ascoltata relativamente alla crisi ambientale in atto. Mentre a fronte di una convocazione ufficiale giunta nella stessa mattinata il prossimo 26 settembre, il ministro Sergio Costa incontrerà la sindaca presso il ministero dell’Ambiente. Con una situazione ambientale sull’orlo della degenerazione l’intento è quello di evitare una seconda “Terra dei fuochi” e quindi di come d’accordo con la Regione Da lunedì partiranno controlli a tappeto su tutti i siti di raccolta e lavorazione di rifiuti, sia urbani che speciali, sull’adeguamento alle linee guida in materia di antincendio. Non solo regolamentazione ma anche implementare la rete di sicurezza e videosorveglianza attraverso un sistema centrale di controllo permanente, potenziando così il monitoraggio sulla qualità dell’aria. Sarà istituito un presidio della società regionale Sma Campania con un servizio di pattugliamento sul territorio con smartworking, cooperazione con l’Esercito italiano, forze dell’ordine e Vigili del fuoco. Dopo gli ultimi accadimenti dunque pugno duro anche contro coloro che non rispettano le prescrizioni regionali e il codice dell’ambiente per i quali verranno disposte immediatamente le revoche delle autorizzazioni ambientali e del nulla osta dell’Asi. Pronta una task force tra Polizia locale, Vigili del fuoco e Arpac per verificare il rispetto e la rispondenza allo stato di fatto delle autorizzazioni edilizie, ambientali e per il monitoraggio delle polveri sottili e del trattamento delle acque. «Bisogna avere il coraggio di chiuderle le aziende se non funzionano correttamente», ammonisce la Francese.
Codacons: «Ci vuole l’Esercito»
«A cosa sono servite le scuole chiuse? A manifestare a salvaguardia della nostra salute non a rimanere a dormire a casa». Dura la contestazione social delle associazioni ambientaliste a fronte di una afflueza scarsa davanti i cancelli dello Stir dove ieri mattina sono giunti in ogni caso i camion della nettezza urbana. Scontentezza generale dunque quella dei cittadini che per un atto ufficiale oltre il “comunicato stampa” firmato ieri mattina – così è stato definito – non intendono aspettare oltre la giornata di lunedì. Vista la gravità dei roghi, della presenza di trenta industrie che lavorano i rifiuti il Codacons Campania è intervenuto in qualità di voce inascoltata: « Fin da subito, il Codacons si è rivolto al prefetto di Salerno, invitandolo, già a partire dall’otto agosto, a indire il presidio dei siti di stoccaggio da parte dell’Esercito, in modo da evitare nuovi incendi. Ci duole ammettere che la nostra richiesta è rimasta inascoltata – dice l’avvocato Matteo Marchetti vice segretario nazionale del Codacons – ma, a fronte degli inarrestabili eventi che stanno mettendo in pericolo la nostra salute, non possiamo che rinnovare l’urgenza dell’invito al fine di arginare e successivamente, risolvere la rischiosa situazione creatasi. Inoltre, continuiamo a ribadire che non pensiamo possa trattarsi di pura coincidenza ed è, dunque, necessario vigilare i siti a rischio incendio con la massima all’erta». Dopo la chiusura generale delle scuole ieri mattina, questa mattina è ritornato tutto regolare nonostante l’incendio sempre nell’area industriale cittadina che però non ha fatto registrare particolari danni se non alla vegetazione anche se ormai alla minima colonna di fumo che si alza la tensione tra i cittadini esasperati s’innalza con essa. Diverse le attività chiuse in città e girotondi di bimbi davanti lo Stir: «Vogliamo crescere qui».
Le reazioni al risultato della Francese
Ugo Tozzi, ex vicesindaco di Battipaglia e portavoce provinciale di Fratelli d’Italia: «Siamo profondamente amareggiati. Ciò che la sindaca ha ottenuto è ben altra cosa rispetto a quello che ha richiesto». Con queste parole l’ex vicesindaco di Battipaglia Ugo Tozzi ha contestato l’accordo siglato ieri mattina tra il primo cittadino Cecilia Francese e l’ente provinciale.L’accordo, che impedisce la costruzione di nuovi insediamenti operanti nel settore del trattamento dei rifiuti, non pone limitazioni all’attività di quelli già esistenti. «La sindaca doveva chiedere un accordo serio Ma tutto ciò non è sufficiente. La sindaca ha sbandierato un successo che in realtà non può definirsi tale»
Dante Santoro, consigliere comunale di Salerno e consigliere provinciale per DeMa: «Avevamo anticipato il rischio che Battipaglia ed il salernitano diventassero l’immondezzaio della Regione per rimediare agli sfasci del governatore». «Sarò con i cittadini – annuncia Santoro, già promotore dell’iniziativa “Provincia il tuor” – battipagliesi in questi giorni per presidiare le zone sensibili e fare da megafono per le loro istanze. Spero finisca l’era delle chiacchiere e le istituzioni decidano di lasciare in pace questa terra già troppo martoriata in materia di rifiuti per l’inettitudine del governo regionale e provinciale», conclude il consigliere che si dimostra essere uno dei più attivi sul territorio provinciale.
Nicola Acunzo, battipagliese, deputato della Repubblica per la XVIII legislatura con il Movimento 5 Stelle: «Andremo a fondo sul terribile incendio, verificando oltretutto se l’impianto in questione fosse o meno all’interno della lista dei siti sensibili della Prefettura. Si tratta di una battaglia che va combattuta insieme, per questo ci auguriamo che gli amministratori siano al nostro fianco nei tavoli di lavoro con l’obiettivo comune di arginare questi drammatici fenomeni». «ci batteremo per avere in tempi brevi delle soluzioni efficaci, attraverso l’immediata costituzione di una cabina di regia in cui saranno coinvolti comitati, associazioni e istituzioni a qualsiasi livello», conclude l’onorevole.
Antonio Sagarese, consigliere comunale di Battipaglia e consigliere provinciale in quota Campania Libera Nonostante non sia organico alla maggioranza consiliare, Sagarese ha mostrato invece approvazione per l’accordo siglato con Palazzo Sant’Agostino. «È stato fatto un passo importante oggi in provincia – ha dichiarato Sagarese – Personalmente credo che quest’accordo vada integrato con la revoca delle licenze esistenti per le imprese del settore che pur godendo delle stesse non sono attive, cosa che può rappresentare un importante passo in avanti nel fronteggiamento della problematica». Un parere positivo che dovrebbe combaciare con l’azione amministrativa futura stando alle dichiarazioni della sindaca Francese.
Romano: «No al secondo impanto di compostaggio»
«In questi giorni abbiamo assistito alla solita sceneggiata “istituzionale”. A chiacchiere tutte le “istituzioni” sono vicine ai cittadini di Battipaglia. Tutti pronti a “sfilare” sul palcoscenico del dramma ambientale e civile che sta vivendo la città e l’intera Piana del Sele. In sostanza, nessuna decisione seria per riprendere il controllo del territorio e nessuna azione concreta per limitare quello che è stato definito “fattore di pressione” riferendosi alla concentrazione di impianti di trattamento dei rifiuti e siti di stoccaggio operativo sul territorio. Due azioni immediate chiediamo alle “istituzioni”: il blocco immediato dello stoccaggio di altri rifiuti presso lo Stir per fronteggiare l’emergenza causata dalla chiusura del termovalorizzatore di Acerra e che vanno ad aggiungersi alle oltre 16.000 tonnellate già stoccate nell’impianto. In secondo luogo la cancellazione dell’impianto di compostaggio (un altro a poche centinaia di metri da quelli di Eboli) che è stato già appaltato dalla Regione e che dovrà essere realizzato proprio dentro lo Stir. Dimostrassero con questi fatti la vicinanza ai cittadini. Altro che chiacchiere, riunioni inutili e passerelle»