di Carmine LANDI
BATTIPAGLIA. «Basta tagli allo sport»: lo ha detto Cecilia Francese, presidente di Etica per il buon governo, durante un convegno, “Sport e disabilità”, che s’è tenuto ieri sera all’interno dell’istituto scolastico “E. Ferrari”.
L’endocrinologa, che ha parlato in veste di ex-vicepresidente della consulta disabili del Comune di Battipaglia, ha tirato le somme al cospetto di un’amara riflessione: «In Italia – ha spiegato la Francese, e in particolare nel Mezzogiorno, nel quale di certo Battipaglia non fa eccezione, s’è consolidata negli anni una sciagurata prassi, in base alla quale a fronte della necessità di ridurre le spese, innanzitutto si tagliano quelle relative alle politiche culturali, alle attività ricreative e soprattutto alle politiche sociali e a quelle per lo sport» .
Eppure, a detta della leader di Etica, lo sport, in particolare in termini paralimpici, ha una valenza eccezionale: «si tratta di un modo alternativo di fare riabilitazione, che consente ad una persona di sentirsi tale , di sentirsi viva».
Ciononostante, nell’ambito della progettualità per lo sport per disabili, dalle parti del Tusciano si continua a investir poco anche oggi, quando il quadro dei finanziamenti stanziati pare esser significativamente mutato: «il bando “1000 cantieri per lo sport” – ha spiegato la Francese a proposito dell’iniziativa promossa da Palazzo Chigi e dall’Istituto per il Credito Sportivo – prevede 500 progetti per l’impiantistica scolastica e investe 75 milioni di euro, sotto forma di 500 mutui da 150mila euro l’uno, che gli assegnatari dovranno rimborsare in 15 anni a tasso zero; lo stesso meccanismo regola gli altri 500 progetti per l’impiantistica sportiva di base».
L’ex-consigliere comunale, dunque, ha chiesto ai vertici di Palazzo di Città di impegnarsi in tal senso: «Battipaglia, forte della sua tradizione sportiva, della sua dotazione di strutture e della sua ricchezza di realtà scolastiche con relativa impiantistica sportiva, può candidarsi ad essere uno dei primi comuni di una certa dimensione, in tutta la regione, a dotarsi di questo strumento, dotandosi, in coerenza con il Piano Operativo Nazionale, di progettualità che collaborino con le associazioni per potere arrivare nei tempi idonei alla richiesta di quei finanziamenti, ai quali la Regione Campania può accedere presentando questi piani».
Ma cosa si fa dalle parti di Palazzo Santa Lucia? «la legge regionale n°18 del 25 novembre del 2013, modificata poi con la n°16 del 2014, pone tra gli obiettivi strategici l’accesso dei soggetti svantaggiati e di quelli diversamente abili alle attività sportive, motorie, educative, ricreative ed agonistiche assumendo queste attività come preminenti strumenti di integrazione sociale»
In base a ciò, dunque la Regione Campania dovrebbe elaborare un piano triennale per lo sport, indicando le risorse e le procedure da mettere in campo per raggiungere gli obiettivi contenuti nella legge regionale come in quella nazionale.
Una discussione importante, dunque, che dovrebbe portare Battipaglia a presentare un piano entro il prossimo 30 novembre; a detta della Francese, un mezzo validissimo si chiama PUC: «nell’ambito del piano urbanistico – ha spiegato l’endocrinologa – abbiamo posto l’idea di un utilizzo a tutto campo delle strutture scolastiche, proprio perché siamo convinti che la qualità della vita della nostra comunità , in particolare nei quartieri ,passa anche attraverso la creazione di luoghi di incontro e, da questo punto di vista, strutture pubbliche come le scuole, con le loro palestre, possono svolgere un ruolo fondamentale nella promozione della pratica sportiva presso le famiglie, presso gli anziani, i disabili, ecc.».
La donna, dunque, s’augura che «proprio dall’Istituto “Ferrari “ possa partire per la nostra città un segnale importante, di grande attenzione verso lo sport per i disabili e di pieno utilizzo della impiantistica esistente: una priorità per i prossimi anni».