di Andrea Pellegrino CAVA DE’ TIRRENI. Più che unire, i due innesti di Marco Galdi in giunta hanno destabilizzato ulteriormente la sua maggioranza. E non solo. Forza Italia, infatti, chiede le dimissioni del suo unico assessore rimasto, Fortunato Palumbo, che a sua volta avrebbe rimesso il mandato nelle mani di Mara Carfagna. E fino a nuovo ordine da parte della segreteria provinciale, Palumbo e di conseguenza il consigliere comunale di riferimento Enrico Polacco, non si muoveranno dai propri posti. Ma la sezione cittadina chiede spiegazioni. Soprattutto dopo le dimissioni di Enzo Passa (l’altro assessore azzurro) e di un documento firmato da due consiglieri comunali (Massimo Esposito ed Annalisa Della Monica) che annunciavano il passaggio all’opposizione, poi congelato dalla stessa Carfagna con la promessa di sciogliere il nodo entro pochi giorni. Ed invece dal 6 novembre scorso non sono giunte più notizie da via Porta Elina. Il tutto mentre Marco Galdi ha varato la sua decima giunta, con l’introduzione di due assessori che fanno prettamente riferimento a lui e basta, e continua, così, a governare tranquillamente, con l’avallo anche delle maggiori forze politiche d’opposizione. Quindi del Pd che resta in attesa di stringere accordi o di ingressi eccellenti all’interno del suo partito. Adesioni che potrebbero stravolgere completamente l’assetto politico cittadino, in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. Intanto Forza Italia cittadina si sarebbe riavvicinata a Fratelli d’Italia, con Luigi Napoli, in particolare, che intrattiene contatti con il portavoce Fdi, Fabio Siani per portare a termine almeno la richiesta di consiglio comunale per la discussione della mozione. In questo caso occorrono dodici firme per la presentazione mentre in aula ci vogliono sedici voti per concludere anzitempo l’amministrazione Galdi ed aprire le porte ad un commissario prefettizio fino alle urne. Ma si valuta anche l’eventuale accorpamento delle elezioni (Regionali e Comunali) a maggio. Anche questo elemento sarebbe determinante per tracciare la strategia. Non fosse altro che in ballo c’è la posizione di Giovanni Baldi che cerca la riconferma al Consiglio regionale. E per Baldi, e quindi per il suo accordo, passerebbe anche il destino di Marco Galdi che dalla sua ha messo su una propria lista civica, mantenendosi così, per ora, a mani libere. Ma ora, prima di tutto, c’è da chiarire la posizione di Forza Italia, divisa tra il livello provinciale e quello locale.
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