Presentato nella mattinata di ieri, nella sala consiliare del comune di Bracigliano, dal Sindaco Giovanni Iuliano, il cartellone dei corsi di perfezionamento musicale che prenderanno il via in autunno, negli spazi di Palazzo De Simone, promossi dall’associazione Liberamente. Rivelati i primi docenti Federico Mondelci, Marco Pierobon e Domenico Orlando
Di Olga Chieffi
Reunion di dirigenti scolastici, musicisti e operatori culturali, ieri, nella sala consiliare del comune di Bracigliano, ospiti del Sindaco di Bracigliano Giovanni Iuliano, per presentare i corsi annuali di Alta formazione promossi dall’amministrazione comunale, cuore del progetto “Perfeziona il tuo talento, corsi annuali di perfezionamento musicale 2024-25” organizzati dall’Accademia Musicale “Bracigliano Città della Musica” in collaborazione con il Dipartimento per le Politiche Giovanili ed il Servizio Civile Universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Campania Giovani Energia Viva Regione Campania. Un progetto, questo, che va a concretizzare un’idea, un sogno nato diversi anni fa, quella dell’Accademia musicale. Bracigliano città della Musica con le sue storiche bande, formazioni che hanno portato ad avere almeno un musicista in ogni famiglia, di un centro che si pone al centro del massiccio della valle dell’Irno, guardando in contemporanea all’Irpinia e al bacino salernitano, accoglierà, ancora una volta, “la meglio gioventù”, magari “Scuotendo qualche fronda di ciliegio, per dirla con Butterfly. Queste le parole del Sindaco, che porrà a disposizione dei musicisti in età compresa tra i 14 e i 35 anni, l’antico palazzo marchesale, Palazzo De Simone, già sede del concorso musicale, che quest’anno ha licenziato la VII edizione con grandissima partecipazione di concorrenti dall’intero suolo nazionale, edificio storico che ha al suo interno uno splendido auditorium, nonché le scuderie, dove incontrarsi ed esibirsi. A brevissimo saranno pubblicati i bandi per accedere a questi corsi assolutamente gratuiti, poiché sostenuti dal governo, con un occhio particolare ai meritevoli e con budget familiare limitato. Rivelati dal presidente dell’Associazione Liberamente Alfonso Sarno, i primi nomi dei docenti protagonisti delle cronache musicali internazionali, il sassofonista Federico Mondelci, il trombettista Marco Pierobon e l’oboista Domenico Orlando, un vero e proprio “amico” dei corsi di Bracigliano. Ma altri nomi, che fanno parte del gotha della musica sono circolati ieri mattina, dai flautisti Sébastian Jacot e Andrea Manco al clarinettista Calogero Palermo, mentre si guarderà alle grandi orchestre della mitteleuropa per invitare il docente di percussioni. In sala dirigenti e rappresentanti dei massimi licei musicali della provincia di Salerno, a cominciare da Romeo Pepe, inviato speciale della dirigente Elisabetta Barone per l’Alfano I di Salerno, insieme alle docente Monica Paciolla, che ha assicurato la massima attenzione a questa iniziativa, cominciando subito a stilare un elenco di studenti proponibili alle audizioni delle masterclass, ancora il dirigente del Liceo “De Filippis-Galdi” di Cava de’ Tirreni, Maria Alfano, la quale ha sottolineato l’importanza dell’introduzione di quella “A” nella proposta formativa Stem, ovvero l’aggiunta di Arte, che significa incorporare il pensiero creativo e le arti applicate in situazioni reali, poiché l’arte riguarda la scoperta e la creazione di modi ingegnosi di risoluzione dei problemi, l’integrazione dei principi o la presentazione delle informazioni. Una vera entusiasta la Dirigente Maria Giuseppa Vigorito del Liceo Galizia di Nocera Inferiore, della musica che avrebbe voluto studiare seriamente, ma che si è ugualmente concessa a quest’arte, attraverso un istituto con tutti gli indirizzi, la quale sosterrà e parteciperà ad ogni occasione valida a far più rilucenti i suoi “gioielli”, tra cui un duo composto dall’oboista Giuseppe Garofalo e dal chitarrista Francesco Bove, che ieri mattina, ha portato la testimonianza reale del lavoro, che sta dietro l’esecuzione di due pagine di musica firmate da Ennio Morricone, La Califfa e il Gabriel’ oboe, di prammatica per la doppia ancia, quindi, la dirigente dell’I.C. di Bracigliano Elena Pappalardo, la quale ha ancora una volta sottolineato come la cultura e la formazione debba essere onnicomprensiva, quindi come le varie materie debbano essere osmotiche e anche la musica debba poter guardare alla letteratura o alla matematica, alla fisica o alla storia. Il discorso è scivolato, poi, con Andrea Volpe, rappresentante della Regione, come il giovane che approccia la musica possa diventare “La meglio gioventu’” oggi per essere protagonista della buona società domani. Grande ammirazione, quindi, per tanti ragazzi che passeranno dai corsi dell’Accademia di Bracigliano, i quali, nel corso del tempo avranno altre occasioni, magari decidendo di intraprendere altre strade professionali, ma la musica sarà rimasta nel loro cuore e nella loro vita. Saranno migliori comunque, lo saranno quando andranno ad ascoltare i concerti, i loro colleghi, lo saranno quando poi troveranno la chiave giusta per motivare altri ragazzi ad avvicinarsi alla musica, perché la musica va studiata e andrebbe praticata da tutti. Un grande maestro diceva, “la musica è di tutti, anche se magari non è per tutti” e questo è Piero Farulli, fondatore della Scuola di Fiesole. Non è per tutti perché pochi possono, poi, intraprendere questa strada da un punto di vista professionale, ma è di tutti perché dovrebbe far parte del patrimonio culturale e umano di tutti i cittadini del mondo e quindi, tutti noi abbiamo questa missione. E’ proprio per questo che i corsi avranno dieci o dodici allievi effettivi, ma potranno essere ammessi anche degli uditori che seguiranno comunque le lezioni. Studiare sarà andare un po’ controcorrente, perché il giovane musicista adesso è un una persona che rispetto alla velocità estrema della vita dei nostri giorni, in cui tutto è rapido e consentiteci, “facile”, perché spesso basta un click per ottenere le informazioni che si cercano, la musica insegna giusto il contrario, che non esistono click, c’è il lavoro, si è attanagliati dalle perplessità, da dubbi, a volte anche altamente disunenti. Per questo ci sono i Maestri e ci sentiamo di pronunciarlo tutti, una volta ogni tanto, con il massimo rispetto, per un termine che viene subito dopo padre. Quindi, in questi giorni intensissimi si cercherà di entrare nelle teste, nelle mani dei musicisti, degli studenti per cercare di aiutarli per quanto possibile. Concentrare le informazioni, i suggerimenti, gli stimoli, che avverrà in modo molto naturale perché anche nei momenti magari conviviali la sera e quindi al di là del momento, dell’ora di lezione, praticamente tutto il giorno servirà a ragionare di musica tra Maestri e ragazzi, come sempre dovrebbe essere. La promessa degli organizzatori, Alfonso, Marzio e Luigi De Nardo, nonchè di Renato Botta, Ferdinando Sarno e dei tanti presenti, che a luglio, magari all’aperto, è quella che sarà organizzato un concerto o addirittura una produzione di un’operina, con l’orchestra dell’Accademia affidata ad un direttore di caratura internazionale, per offrire il giusto cimento, la sfida con se stessi e il pubblico, severo giudice, dopo un anno di studio.