di Erika Noschese
Accelerare il processo di delocalizzazione. Dopo il terzo tavolo tecnico tenutosi al Comune di Salerno si rinnovano gli appelli da parte degli amministratori locali ad avviare l’iter per il trasferimento dello stabile di via Dei Greci, a Buccino. “Adesso è necessario accelerare al massimo la delocalizzazione delle Fonderie Pisano. Il progetto presentato dalla proprietà è fortemente innovativo e sostenibile: dopo anni di rinvii, i tempi sono maturi. La Regione è intervenuta e auspichiamo che il cronoprogramma della delocalizzazione venga rispettato”, ha infatti dichiarato il sindaco di Baronissi Gianfranco Valiante commentando la futura delocalizzazione delle Fonderie Pisano, dopo che la proprietà ha presentato alla Regione Campania la documentazione necessaria per la valutazione d’impatto ambientale necessaria per la realizzazione del nuovo opificio industriale. “L’auspicio è che vengano rispettati i tempi – sottolinea Valiante – e la successiva bonifica e riqualificazione dell’area. Il Comune di Baronissi non è competente sull’area in questione che insiste sul territorio di Salerno ma le problematiche legate al sito di Fratte si riverberano anche sulla nostra città, in particolare alle frazioni di Aiello e Acquamela”. Il primo cittadino ha ricordato che “la vicenda Fonderie Pisano va definita e in tempi brevi – fa eco l’assessore all’ambiente Alfonso Farina – forte e costante è la preoccupazione e numerose sono le segnalazioni anche sul territorio di Baronissi. La delocalizzazione in un’area adeguata da un lato salvaguarderà lavoratori e produzione e dall’altra la salute pubblica dei cittadini e l’ambiente”. “Sicuramente la presentazione del progetto di delocalizzazione in Regione Campania è una buona notizia per tutta la Valle dell’Irno – sostiene la presidente della commissione consiliare ambiente Maria Chiara Barrella – è da tempo che anche il Comune di Baronissi segue la vicenda che da sempre divide e crea grande preoccupazione tra la popolazione. E’ il momento della svolta”. Ad attaccare l’amministrazione comunale dopo il tavolo tecnico è la leader dell’opposizione, Elisabetta Barone: “È inaccettabile un tavolo tecnico sulle fonderie Pisano che usa dati non specifici come quello del registro dei tumori della provincia di Salerno per affermare in modo palesemente falso e fraudolento l’inesistenza di un nesso causale tra le emissioni giornaliere delle fonderie Pisano e l’aumento pure registrato dei malati di cancro.Non ci voleva la ‘zingara’ per concludere che i dati del registro provinciale dei tumori non sono adeguati né attendibili in relazione alla questione Fonderie Pisano, visto che riguardano l’intero territorio – ha detto la consigliera – E allora sorge spontanea una domanda: perché ad in tavolo tecnico volto a far chiarezza sul nesso causale tra danno ambientale determinato dai fumi tossici emessi dalle fonderie e incidenza dei tumori nella zona, si tira in ballo uno strumento inadeguato se non per costruire un alibi a chi aveva e ha il dovere di tutelare la salute pubblica?Il sillogismo artatamente costruito non regge né dal punto di vista scientifico poiché si sceglie uno strumento inadeguato né dal punto di vista politico poiché deroga ad altri la responsabilità delle scelte volte a tutelare la salute dei cittadini. Ignobile farsa che mostra cinismo e ottundimento della ragione e della volontà”.