di Andrea Pellegrino
I Pisano rinunciano alla sospensiva sul ricorso contro il provvedimento di riesame dell’Aia proposto dalla Regione Campania. Gli ultimi provvedimenti giudiziari e la conferma dei sigilli allo stabilimento da parte del Gip del Tribunale di Salerno avrebbero fatto cambiare strategia alla famiglia Pisano al Tar. Così ieri mattina non si è discussa l’udienza cautelare in merito alla sospensiva del riesame dell’Aia (con il giudizio di Via, integrata con valutazione di incidenza V.I.) che ora sarà oggetto di merito. Intanto i legali della proprietà preparano le contromosse all’ordinanza di sequestro firmata dal Gip. L’istanza chiede un sopralluogo presso lo stabilimento per valutare il rispetto delle prescrizioni imposte durante gli ultimi accertamenti dell’Arpac di Salerno che portarono alla sospensione dell’Aia e poi alla riapertura dei cancelli della fabbrica di Fratte. A quanto pare, la richiesta della difesa mirerebbe anche ad accettare la nomina di un amministratore (così come avanzata dal Gip) e all’esame di un nuovo piano industriale che possa far riaprire quanto prima lo stabilimento, per poi passare alla fase della delocalizzazione. Secondo la proprietà impossibile sarebbe traslocare la produzione con l’opificio di Fratte chiuso. Al Tar, ieri, c’erano anche il legale Oreste Agosto che cura gli interessi del comitato “Salute e Vita” guidato da Lorenzo Forte. Naturalmente l’associazione si oppone all’atto dei Pisano puntando alla chiusura totale dello stabilimento in via Dei Greci. Infine, il 23 maggio scorso la proprietà delle Fonderie ha presentato istanza di riesame dell’Aia, accettando il provvedimento regionale.