Intervista a tutto campo con il Presidente degli industriali Ferraioli. Green pass aziendale, obbligo di vaccinazione per i lavoratoti a contatto con il pubblico, accesso alle mense aziendali, Presidente Ferraioli, mai come in questo periodo, le imprese sono al centro del dibattito in era Covid. “Sono questioni complesse che richiedono buon senso da parte di tutti: imprenditori, lavoratoti e cittadini. Ma, di fatto, la strada per arginare la pandemia c’è ed è certificata dalla scienza: il vaccino.” I sindacati hanno già posto il niet sull’obbligo del green pass nelle mense aziendali. “Noi siamo favorevoli all’utilizzo del green pass anche nei luoghi di lavoro comuni. E’ un senso di responsabilità civica, oltre che una improrogabile norma di sicurezza sul lavoro. La salute del lavoratore è tutelata se il lavoratore è vaccinato e se lavora in un ambiente con persone a loro volta vaccinate.” Il Governo sta studiando l’estensione dell’obbligo vaccinale a tutte le categorie possibili e ipotizza, finanche, i controllori sui bus per vigilare sull’osservanza delle regole anti covid. Possiamo parlare di una “stretta” sugli indecisi e sui no vax? “Ben vengano tutte le forme di controllo possibili. Del resto non abbiamo molte armi contro questa pandemia se non i vaccini e il rispetto delle norme di distanziamento. Il green pass è uno strumento per incentivare i cittadini a vaccinarsi e la sua estensione è un modo di raggiungere una fetta di popolazione più ampia possibile, non possiamo che essere favorevoli a tutto ciò.” Come è andata la campagna vaccinale nelle aziende salernitane? “Abbiamo avuto una discreta adesione; nel complesso – tra le vaccinazioni fatte in azienda e i lavoratori che si sono vaccinati autonomamente – possiamo dire che c’è stata una risposta responsabile al problema. C’è voglia e necessità di ripartire ed è un desiderio condiviso da imprenditori e lavoratori” La ripartenza si intravede? “Più che parlare di ripartenza – discorso che riguarda determinati settori perchè alcuni comparti come l’alimentare, il farmaceutico, la sanità non si sono mai fermati – io auspicherei una stabilizzazione della situazione economica. Se c’è un aspetto che ha fatto male al nostro sistema economico e produttivo negli ultimi due anni è il continuo stop and go che hanno subito le nostre attività, oltre all’incertezza delle regole e alle sterili polemiche che hanno rallentato importanti processi decisionali. Per questo auspichiamo il raggiungimento del massimo numero di persone vaccinate possibili, perchè è l’unico modo per dare stabilità alla nostra economia. Altrimenti il rischio è serio.”
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