Ferragosto, "auguri Franco": la proskynesis continua... - Le Cronache Attualità

di Arturo Calabrese

Tra i tanti fenomeni nati con il web e con gli ormai diffusissimi social network, c’è anche il profilo di chi attraverso la rete formula auguri a tutti in occasioni di giornate particolari, dal compleanno alla ricorrenza religiosa.

Anche a Ferragosto, da qualche tempo a questa parte, diventa d’uopo porgere gli auguri al prossimo. Lo si fa per educazione, per vivere meglio ed anche per altri scopi, probabilmente ignoti ai più oppure molto ben noti.

Il Cilento, e lo si ricorda ai pochi che potrebbero averlo dimenticato, il 3 ottobre del 2024 si è svegliato con una notizia che ha cambiato il futuro di questo territorio e cioè l’arresto, tra gli altri, dell’allora sindaco di Capaccio Paestum e presidente della Provincia di Salerno Franco Alfieri con l’accusa di corruzione e turbata libertà degli incanti.

Da allora, il già amministratore è stato prima ospite delle patrie galere per poi essere costretto ai domiciliari dopo circa una ventina di giorni. Nella mattinata del 15 agosto, un profilo social riconducibile ad un giornale cartaceo che era (o è?) un ricettacolo di comunicati stampa, pubblicità e esaltazioni di questo o quel politico, ha ben pensato di formulare gli auguri a “l’amico Franco Alfieri”.

Sorvolando sul fatto che l’amico tali auguri non può riceverli in quanto ai domiciliari, si registra questa nuova tipologia di utente facebook. Al post hanno fatto seguito numerosissimi commenti di cittadini. C’è chi augura ad Alfieri momenti migliori, chi spera in un presto ritorno, chi si lancia anche in effusioni corporali inviando un “sincero abbraccione”, anche quello impossibile da recapitare. Molte anche le condivisioni da parte di esponenti della politica locale che, gioco forza, devono ancora farsi vedere pronti ad acclamare chi nel Cilento ha avuto potere negli ultimi anni.

Non manca, e non poteva mancare, anche il commento del primo cittadino di Agropoli Roberto Antonio Mutalipassi che scrive “Buon Ferragosto Franco”.

L’elenco è lungo: il consigliere di Agropoli Franco Crispino, il presidente del consiglio Franco Di Biasi, il consigliere di Cicerale Angelo Torrusio che saluta il suo “capitano”, il vice sindaco di Roccadaspide Girolamo Auricchio, il consigliere di Capaccio Paestum Ulderico Paolino.

C’è chi lavora grazie a Franco Alfieri e quindi il saluto è d’obbligo e poi è presente anche chi riporta la frase tipica dei nostalgici che in altri contesti è dedicata a chi, in tempi passati, in Italia ha avuto pieni poteri e cioè il classico “quando c’era lui”. A tal proposito, qualcuno vicino al giornale di cui sopra aveva espresso un concetto molto chiaro riguardante l’ospedale di Agropoli.

Secondo lui, ed anche secondo la moglie per essere precisi, se ci fosse stato Alfieri, non ci sarebbero stati così tanti problemi per il nosocomio e per il suo pronto soccorso.

Al 2 ottobre del 2024, 24 ore prima dell’arresto, l’ospedale ed il pronto soccorso erano chiusi esattamente come adesso. Insomma, tornando agli auguri ferragostani, la proskynesis continua. Ognuno è libero di esprimere il proprio pensiero ed è legittimo formulare gli auguri a chicchessia, ma in determinati casi si perde l’occasione di rimanere in silenzio e di tenere ferma la tastiera.

Taluni cilentani da quella genuflessione non si sono mai alzati e difficilmente si rialzeranno. Per alcuni, la condanna sarà proprio quella di rimanere inginocchiati.