Andrea Pellegrino
Fermate la Fabbrica di Lettieri. Il nuovo centro commerciale e sportivo sorto dalla trasformazione della Medsolar approda al Tar di Salerno. A trascinarcelo è la Sol Gas, opificio industriale che si trova a pochi passi dalla nuova struttura commerciale. Il 21 novembre si terrà l’udienza al Tribunale amministrativo di Salerno, con la richiesta dell’avvoocato Marcello Fortunato di sospendere gli atti autorizzativi prodotti dal Comune di Salerno. A finire sotto la lente d’ingrandimento dei ricorrenti sono i possibili rischi legati alla sicurezza ed anche la variante Mcm che ha portato alla realizzazione del centro commerciale “Le Cotoniere” a Fratte, subordinata alla delocalizzazione dell’attività industriale sul territorio di Salerno. Cosa che è avvenuta con l’apertura della Medsolar, oggi in via di trasformazione, però, in un centro commerciale e sportivo nella zona industriale di Salerno. Tra le argomentazioni, si legge nel ricorso: «Si rischia di mettere in pericolo la pubblica e privata incolumità incidendo sull’attività industriale esistente». L’apertura del centro sportivo ed il parcheggio da 1500 posti in prossimità della Sol Gas metterebbe in crisi – secondo il legale – il sistema della viabilità e quindi il piano di emergenza esterna dell’industria, già condizionato dalla presenza di due passaggi a livello murati da anni. Sostanzialmente, tra le strutture de La Fabbrica di Lettieri e della Sol Gas ci sarebbe poca distanza. Ciò comporterebbe rischi di incidente rilevante, con problemi per le vie d’accesso e le vie di fuga. Questa circostanza – così come si legge ancora nel ricorso – era già stata segnalata dai vigili del fuoco a seguito del sopralluogo del 31 agosto 2016. Tra l’altro quell’opificio sarebbe dovuto rimanere industriale. «L’obbligo di destinazione e mantenimento dell’attività industriale è stato imposto dal Consiglio comunale nell’ambito del procedimento di variante urbanistica. Il Consiglio ha ritenuto di poter assentire la proposta di variante dell’area ex Mcm a fronte del contestuale obbligo di delocalizzazione e mantenimento dell’attività industriale nell’ambito del Comune di Salerno. Ad oggi, invece – si legge ancora – è definitamente scomparsa qualsivoglia attività industriale». Quanto al mantenimento dei livelli occupazionali, scrive l’avvocato Fortunato, «il centro sportivo non c’entra nulla con la salvaguardia dei posti di lavoro. Il sito interessato dall’iniziativa commerciale e dal centro sportivo ricade proprio nell’area (Medsolar) che avrebbe dovuto mantenere l’attività industriale precedentemente in esercizio nel trasformato opificio di Fratte». Ed infine: «Il progetto è stato redatto e sottoscritto, anche per la parte strutturale e impiantistica, da un architetto e non da un ingegnere». Una circostanza, questa, che – di fatto – comprometterebbe anche il rilascio delle autorizzazioni sismiche: «Il redattore del progetto approvato non ha le competenze per il calcolo delle strutture, ovvero per la redazione degli elaborati necessari ad acquisire l’autorizzazione sismica»