È partita con una proposta programmatica e di merito, l’apertura della campagna elettorale di Federico Conte, ad Eboli.
Ha proposto, e ne ha già rimesso al Candidato Presidente Roberto Fico il testo come contributo programmatico, un nuovo assetto territoriale della Campania.
Prevede per la provincia di Salerno quattro Città territorio, da realizzare, integrando, con una legge regionale, l’istituto dell’Unione dei Comuni: la grande Salerno, con tutti i comuni confinanti; la Città dell’Agro (Nocerino e Sarnese); la Città del Sele; la Città del Parco del Cilento, Diano, Alburni.
Eboli oltre Eboli, lo sloga dell’iniziativa, significa “candidare alla Regione” un territorio ed i suoi problemi, e con essi le proposte per affrontarli e risolverli.
La proposta, come dimostrano i documenti prodotti, è frutto, nel merito, di uno studio che dura da tempo; mentre sul piano politico ha assunto una sua attualità alternativa in questa fase, rispetto all’andare per slogan dei partiti, impegnati per lo più a compilare liste, a favore di questo o quel candidato, più che promuovere la proposta e il cambiamento
Una critica appassionata, condivisa nei loro interventi anche e dalla prf. Maria Luisa Albano, presidente dell’associazione Mediterranea Civitas, da Sandro Ruotolo, ospiti dell’evento insime a Anna Petrone.
Si tratta di un processo di svuotamento del dibattito politico che, sia pure in modo diverso, ha interessato sia la destra che la sinistra, in cui è andato prevalendo non il libero pensiero della società, ma il “civismo” porta voti purchessia. Che ha determinato l’abbassamento della qualità del gruppo dirigente e la diffusione di interessi opachi. Che è insieme causa ed effetto di un fenomeno, il listificio, fine a sé stesso, In cui prevale, questo l’aspetto più preoccupante ha sottolineato Conte, la tendenza a scegliere alcuni candidati, in funzione servente rispetti ad altri, e non per le loro qualità.
Per cambiare, bisogna, perciò, che si faccia un investimento politico non su chi si fa portatore di un servizio al potente di turno, nazionale o locale che sia, ma su di un progetto. Che Conte ha riassunto in cinque punti: “Campania integrata”, “Campania interconnessa”, Campania verde”, Campania confederata”, “Campania mediterranea”.
“Eboli oltre Eboli significa candidare, attraverso l’unione dei comuni, la Città del Sele come una realtà fondativa di una Nuova Regione. È la candidatura che, insieme alle comunità di Salerno, Agro nocerino sarnese e Cilento-Diano-Alburni, deve dare voce alle realtà territoriali omogenee, legate, ormai da decenni, alla sola logica delle promesse e dell’attesa. È un progetto di sistema e di autonomia governante, per uscire dalla subordinazione e dall’irrilevanza politica , in cui le amministrazioni locali sono state ridotte da due centralismi, quello nazionale e quello regionale. Promuovere, con un voto libero, una classe dirigente di qualità e di progetto , è la vera sfida di questa campagna elettorale. Per Eboli, per la provincia di Salerno, per la Campania.”
Serve un partito del “progetto”, del “territorio” e del “cambiamento”. Quindi un voto libero, ha concluso Conte, intestandosi una prospettiva che va ben oltre il voto del 23 e 24 novembre, e per questo più vera e sfidante.





