di Andrea Pellegrino
Misurazione della temperatura, turni, prenotazioni, pagamenti elettronici. Lo chef Gennaro Esposito ha elaborato il suo protocollo sanitario per la ristorazione da sottoporre al governatore della Campania Vincenzo De Luca. Lo chef era stato incaricato da un gruppo di ristoratori della Campania per elaborare delle proposte e delle linee guida da sottoporre a De Luca in vista della riapertura delle attività della ristorazione. «I clienti, prima dell’accesso al locale – si legge – dovranno essere sottoposti al controllo della temperatura corporea, nel rispetto della normativa sulla privacy. Se tale temperatura risulterà superiore ai 37,5 gradi, non sarà consentito l’accesso». Inoltre mascherine e dispositivi di sicurezza, sanificazione e postazioni con gel per la pulizia delle mani. «I clienti – si legge ancora – al momento della prenotazione saranno informati dell’obbligo di utlizzo della mascherina, che potrà essere tolta una volta seduti al tavolo. Ogni qualvolta il cliente si allontanerà dal proprio tavolo sarà obbligato ad indossare la mascherina». Ancora: «Si devono favorire orari di ingresso/uscita scaglionati, del personale di sala e cucina, in modo da evitare il più possibile contatti nelle zone comuni (ingressi, spogliatoi, servizi igienici). Dove è possibile, inoltre, occorre dedicare una porta di entrata e una porta di uscita da questi locali e garantire la presenza di detergenti segnalati da apposite indicazioni». In cucina, oltre al naturale utilizzo delle mascherine, si propone: «Una sanificazione giornaliera, almeno due volte, e disinfezione delle superfici, delle attrezzature e degli ambienti, con disinfettanti a base di cloro ed alcool». Tavoli distanziati e utilizzo di stoviglierie monouso: «Disporre i tavoli in modo da garantire la distanza pari o superiore a 2 m tra i bordi dei tavoli, in modo e che gli ospiti che sono rivolti l’uno verso l’altro o seduti a fianco siano separati da una distanza di almeno 1 metro, se non appartenenti allo stesso nucleo familiare o congiunti. Tutti gli ospiti devono utilizzare i posti a sedere. Non è consentita la consumazione in piedi».
I PANNELLI Utilizzo anche di pannelli: «Le distanze di sicurezza vengono meno qualora i gruppi di ospiti siano appartenenti allo stesso nucleo familiare, congiunti o separati da pannelli». In particolare, si legge ancora: «I pannelli divisori utilizzati per separare i tavoli devono rispondere a specifici requisiti quando la distanza tra i tavoli sia inferiore a 2 metri». Tecnicamente: «Il lato superiore dei pannelli divisori deve trovarsi a un’altezza di almeno 1,5 metri (misurati dal pavimento) e di 70 centimetri al di sopra del piano del tavolo. In linea di massima è consentito l’uso di pannelli di qualsiasi materiale a condizione che non pregiudichi sostanzialmente la protezione dalle infezioni trasmissibili attraverso goccioline (ad esempio metallo, plastica, vetro acrilico, vetro, legno, cartone, tendine, tende in stoffa)».
NIENTE BUFFET «Evitare – si legge ancora nel documento – il buffet o self service di alimenti e bevande (patatine, tramezzini, pizzette, dovranno essere serviti esclusivamente dal personale); Evitare la somministrazione di aperitivi con piatti condivisi e prediligere le monoporzioni; Evitare la somministrazione con vassoio unico; Incentivare, infine, l’uso del take away e delivery».