Matteo Maiorano
«Lascia perplessi sentir parlare nei vari dibattiti da parte degli esponenti di sinistra dell’ impatto ambientale procurabile da una Chiesa, dopo la realizzazione del Crescent che ha sicuramente modificato e deturpato il paesaggio di un’intera città». Elena Criscuolo ha parlato così in merito al caso dell’edificazione della Chiesa all’interno del parco del Galiziano, all’indomani dell’ultimo consiglio comunale in cui, tra gli altri temi, ci si è pronunciati proprio in merito all’edificazione del luogo di culto nel quartiere alto di Torrione. «Speriamo che le questioni e le polemiche che hanno fatto da protagoniste in tutti questi anni, non vengano trasferite, come tante altre negli ultimi tempi, nelle aule dei Tar, con ulteriori spese a danno dei cittadini del quartiere». La coordinatrice di Fratelli d’Italia non condivide «La strumentalizzazione fatta dalle correnti di sinistra sul caso. L’amministrazione comunale, durante il dibattito sull’ approvazione del progetto del Galiziano, ha posto il problema del verde pubblico spinta dalle sinistre, semplicemente contrarie alla realizzazione della Chiesa. In un momento storico delicato, in cui é importante favorire le pratiche del culto cristiano nel rispetto delle tradizioni, appare più giusto venire incontro alle esigenze dei numerosi abitanti della zona, che sono privi di luoghi idonei per lo svolgimento delle attività di culto cristiane. In ogni caso – conclude Elena Criscuolo – secondo il nuovo progetto l’edificio dovrebbe essere realizzato in un’area scoscesa (tra l’altro della Curia) non utilizzabile diversamente, e non dovrebbe compromettere assolutamente il parco che insiste sulla zona adiacente».