Fatica a vedere la luce l’emeroteca di Palazzo Fruscione. L’annuncio è stato fatto dal dottor Enrico Indelli, presidente della Fondazione Scuola Medica. Indelli in un video girato a Palazzo Fruscione aveva annunciato donazioni alla Fondazione Scuola Medica Salernitana di alcune opere dell’artista Bruno Giustiniani, il cui valore, a detta del delegato del Cda della Fondazione Scuola Medica, Enrico Indelli, si aggirerebbe intorno ai 240mila euro. In quella sede, proprio in occasione della donazione, Indelli ha annunciato che, per sua volontà, l’area gestita dalla Fondazione prenderà il nome di Sala Giustiniani. L’inaugurazione di tale intitolazione, a detta dei presenti, sarebbe dovuta avvenire tra fine settembre ed inizio ottobre, con una madrina d’eccezione, quale la vicesindaca Paky Memoli. Nel corso della cerimonia- di cui, in merito all’ufficialità di alcuni annunci, sorgono lecitamente dubbi – non sono mancate dichiarazioni choc di Indelli, il quale, pubblicamente, ha sottolineato come, precedentemente, Palazzo Fruscione sarebbe stato utilizzato come “bancomat elettorale”, con tutte le conseguenti accuse del caso. Lo stesso Indelli ha fatto sapere di aver saldato i cancelli di ingresso dei locali dello storico Palazzo, dove è stata accolta la preziosa collezione che arriverà, a detta del presidente del Cda, addirittura a cambiare la denominazione di una sala del palazzo normanno costruito nel XIII secolo sui resti dell’antico edificio termale appartenente alla Salerno romana. Eppure, proprio la sala di Palazzo Fruscione gestita dalla Fondazione Scuola Medica Salernitana, a detta dello stesso Indelli, avrebbe dovuto ospitare – da tempo- l’Emeroteca Digitale e Biblioteca Digitale 3D inerente alla Scuola Medica Salernitana, nonchè un hub turistico storico. In recenti dichiarazioni, lo stesso presidente del Cda, ha giustificato il mancato avvio delle attività dell’Emeroteca con una mancanza di circa 2000 euro utli al collegamento on-line dei computer. Sul presunto cambio di destinazione d’uso della sala, sorgono inevitabilmente nuove domande, anche circa le autorizzazioni esistenti e le decisioni realmente condivise con Palazzo di Città che, ad oggi, nulla ha reso noto riguardo la nuova intitolazione della Sala promessa da Indelli al donatore delle opere già allestite nell’area della mai realizzata Emeroteca. Ancora una volta, tristemente, la nuova gestione della Fondazione Scuola Medica Salernitana – presieduta dal sindaco di Salerno, Enzo Napoli- sembra non dar il giusto valore ai luoghi storici affidatele, procedendo ad annunciare iniziative apparentemente arbitrarie e che non risultano attinenti ai fini della valorizzazione dei beni culturali cittadini.
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